Nella Sala Cerimonie di Palazzo Comunale, il Centro per l’Innovazione delle Tecnologie del Mare (CITEM) ha presentato i risultati delle proprie attività per il 2024. Un evento che ha visto la partecipazione delle istituzioni locali, del mondo accademico e delle aziende, sottolineando l’importanza della ricerca applicata nelle aree marittime e portuali per il futuro della città di Livorno e della Toscana.
A introdurre l’incontro, i saluti del sindaco di Livorno, Luca Salvetti, e dell’assessore all’Innovazione e alla Formazione, Michele Magnani. Salvetti ha sottolineato come la città, pur non essendo una realtà universitaria, stia puntando con decisione sulla ricerca: “Da tempo i centri di ricerca stanno portando avanti un lavoro straordinario. Questo percorso, che culminerà con la Biennale del Mare e dell’Acqua a maggio 2025, vuole rendere Livorno un punto di riferimento per la ricerca legata al mare, come Rimini lo è per le politiche ambientali”.
Sette centri di eccellenza per la ricerca marina
Le realtà protagoniste, con sede tra Scoglio della Regina e Dogana d’Acqua, hanno illustrato le loro attività principali, evidenziando progetti e collaborazioni strategiche.
CNIT – Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni: il laboratorio diretto dal Dr. Paolo Pagano è un punto di riferimento nell’innovazione tecnologica in ambito marittimo. Tra i progetti più significativi del 2024, il sistema 5G MASS per la navigazione autonoma, il 5G Global Tracking System per il monitoraggio dei container e le reti radar fotoniche (TUTELARY). Per il 2025, sono già in programma iniziative come Sat5GCon e LOGICA, a conferma della sinergia tra ricerca e imprese locali e nazionali.
OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale: con una solida esperienza internazionale, l’OGS sta conducendo ricerche applicate al Mar Tirreno, tra cui lo studio degli effetti delle specie marine invasive e delle variabili oceanografiche sui mammiferi marini. La scelta di partecipare al CITEM rafforza l’impegno dell’istituto nella protezione delle zone costiere.
Scuola Superiore Sant’Anna: il gruppo di ricerca dell’Istituto di BioRobotica sviluppa dispositivi ispirati alla natura per monitorare e tutelare gli ambienti marini. Parallelamente, l’Istituto di Intelligenza Meccanica studia materiali smart per la robotica e la conversione energetica.
LaMMA – Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale: tra i progetti presentati, SCORE (H2020) per l’adattamento ai cambiamenti climatici e AMIS (Interreg), che utilizza gemelli digitali per monitorare la costa livornese. La protezione ambientale resta al centro delle attività, con focus su rischio alluvioni e inquinamento marino.
CIBM – Consorzio per il Centro Interuniversitario di Biologia Marina: da oltre 40 anni, il CIBM studia la sostenibilità della pesca e l’ecologia marina del Mediterraneo. Tra i progetti più innovativi, Decarbonyt, che mira a ridurre le emissioni di CO2 nei sistemi di pesca, coinvolgendo direttamente la marineria livornese.
ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale: le attività di ISPRA spaziano dall’ecotossicologia alla biodiversità marina, con un forte impegno sulla fascia costiera toscana. Tra i laboratori attivi, spicca la collaborazione internazionale Cina-Italia per l’analisi ambientale.
CNR IBE – Istituto per la BioEconomia: con un focus sul monitoraggio marino tramite radar, il CNR IBE ha sviluppato progetti come PON S4E, dedicati all’innovazione sociale. Un altro successo è il progetto PRIN ECOMARE, che studia le isole di plastica galleggianti, a dimostrazione dell’impegno per la sostenibilità degli ecosistemi marini.
Verso il futuro: un CITEM sempre più strategico
L’assessore Michele Magnani ha evidenziato il valore della cooperazione tra i centri di ricerca, annunciando un obiettivo ambizioso: “Puntiamo al riconoscimento formale del CITEM da parte delle istituzioni regionali e nazionali. La ricerca e l’innovazione sono fondamentali per un’economia blu sostenibile, non solo per Livorno ma per l’intero paese”.