Approvato l’elenco delle domande ricevibili al sostegno per il bando sul benessere animale della Regione Toscana: delle 165 pervenute, sono 29 quelle finanziabili per un totale complessivo di 3 milioni di euro. Una dotazione finanziaria che, vista la grande partecipazione, la Regione ha intenzione di raddoppiare, su proposta della vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi.
Giani: raddoppieremo le risorse per il bando
La misura concede contributi in conto capitale agli allevatori che vogliano innalzare, tramite opportuni investimenti, il livello del benessere animale oltre gli standard in uso e oltre le norme esistenti.
Il bando, che rientra nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione per l’autonomia dei giovani, è inserito all’interno del Complemento di sviluppo rurale (Csr) 23-27, lo strumento che ha sostituito il Piano di sviluppo rurale.
“Raddoppieremo le risorse a disposizione di questo bando – ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani – la filiera zootecnica toscana da tempo ha innescato un processo virtuoso, già testato e verificato con i precedenti bandi “a premio” per il benessere animale che hanno riscosso molto successo e che hanno spinto la giunta toscana a mettere a punto nuove misure “di accompagnamento” a favore dei suoi allevatori, volte stavolta a innalzare il livello strutturale delle performances delle aziende”.
Verso un allevamento più sostenibile ed etico
“È un bando molto partecipato – ha detto la vicepresidente e assessora all’agricoltura della Toscana, Stefania Saccardi – che dunque abbiamo deciso di dotarlo di ulteriori fondi portandoli dagli attuali 3 a 7 milioni di euro, così da poter scorrere la graduatoria e soddisfare almeno altrettante domande oltre a quelle finanziabili adesso. Questo bando porterà la Toscana a posizionarsi tra le prime regioni italiane a offrire standard molto alti di benessere animale.”
Il sostegno pubblico, concesso nella forma di contributo in conto capitale, potrà essere dell’80% come contribuzione di base o se il beneficiario è un giovane agricoltore e dell’85% se il beneficiario è una “piccola azienda agricola”.
Grazie al contributo, gli allevatori toscani potranno sostenere investimenti aziendali mirati a favorire l’evoluzione degli allevamenti verso un modello più sostenibile ed etico, anche attraverso l’introduzione di sistemi di gestione innovativi e di precisione, che incrementino il benessere degli animali e la biosicurezza.