Arriva al suo evento conclusivo la rassegna di festival internazionali “50 Giorni di Cinema a Firenze”, mercoledì 11 dicembre, a La Compagnia, con la serata di cinema irlandese, proposta dal festival N.I.C.E. diretto da Viviana Del Bianco. La giornata va sotto il titolo di N.I.C.E. x Irish Film Festa è dedicato alla cinematografia irlandese e si tiene in collaborazione con il festival romano Irish Film Festa.
“Da tre anni N.I.C.E. porta il nuovo cinema italiano in Irlanda. Il grande entusiasmo che il pubblico locale ci ha riservato ci ha stimolato a contraccambiare e proporre qui a Firenze due film irlandesi di alta qualità, arricchendo così l’offerta culturale della nostra città”– dice Viviana Del Bianco, direttrice artistica di N.I.C.E. “Siamo molto soddisfatti di poter avviare questa collaborazione con N.I.C.E. e portare a Firenze una selezione di film del nuovo cinema irlandese” – le fa eco Susanna Pellis, direttore artistico di Irish Film Festa.
Il programma dell’11 dicembre prende il via alle 19.00 con North circular (2022) presentato alla presenza del regista e produttore dublinese Luke Mc Manus, che ha realizzato produzioni e progetti pluripremiati per NBC, Netflix, RTÉ, Virgin Media Television, per i quali ha vinto quattro IFTA, un Celtic Media Award e il Radharc Award, che per la prima volta si cimenta nella regia di un documentario. Si tratta di un incredibile e avvincente film che propone un viaggio nell’Irlanda più profonda, tradizionale e rurale, seguendo le sonorità di canti e brani raccolti percorrendo la North Circular Road di Dublino: un’espolorazione nella storia, musica e paesaggi di una strada che unisce alcuni dei luoghi più amati e iconici del paese. Il formato è in bianco e nero e in 4:3, usato per raccontare la storia della città e della nazione, dal colonialismo, fino alla lotta per la liberazione delle donne, affrontando anche questioni urgenti di oggi, inclusa la battaglia per salvare dalla speculazione edilizia selvaggia, il leggendario Cobblestone Pub, centro del recente revival folk di Dublino. Tra gli artisti raccontati dal film North Circular ci sono Lisa O’Neill, John Francis Flynn, Séan Ó Túama, Eoghan O’Ceannabháin, Ian Lynch e Gemma Dunleavy.
Alle 21.00 il programma prosegue con Lies we tell, di Lisa Mulcahy (2023, 80’), tratto dal romanzo gotico Uncle Silas di Joseph Sheridan Le Fanu, che sembra affondare le redici nel film L’ereditiera, di William Wyler, dramma sentimentale del 1949 ispirato ad un romanzo ottocentesco, incardinato sulle brame che si creano intorno ad una giovane ricca ragazza inglese orfana di madre, opera che si aggiudicò ben quattro premi Oscar. In Uncle Silas siamo in Irlanda, 1864, in un castello isolato Maude, un’ereditiera orfana, è costretta ad affidarsi alla tutela del minaccioso zio Silas, sul cui passato pesano gravi accuse. L’uomo intravede la possibilità di far sposare Maude con il proprio figlio, l’inetto Edward, reclamando così l’eredità che ritiene gli spetti di diritto. Ma Maude è troppo acuta per farsi raggirare. Come altre eroine di romanzi ottocenteschi, Maud è un personaggio forte e, intrappolata in una situazione appartentemente disperata, mostra di possedere risorse inaspettate. Un film gotico e avvincente, da non perdere, firmato da Lisa Mulcahy, già nota al pubblico per il suo film Stolen, la straordinaria storia vera di una donna che entra da sola nella Siria devastata dalla guerra per salvare sua figlia di 6 anni, e per il suo secondo lungometraggio, pluripremiato, The Legend of Longwood, distribuito in tutto il mondo. Info: www.nicefestival.org