Enogastronomia/

Consorzio Vino Toscana, sì alla proposta di modifica del disciplinare: “Toscano” diventa “Toscana”

La giunta regionale ha approvato le modifiche al disciplinare di produzione sull’indicazione geografica. La richiesta ora sarà esaminata dal Ministero della Sovranità alimentare e delle foreste e dalla Commissione europea

- © DELBO ANDREA

Approvate dalla giunta regionale le proposte di modifica avanzate dal Consorzio Vino Toscana riguardo al disciplinare di produzione dell’indicazione geografica.

Il disciplinare al momento è Toscano o Toscana IGT ma la Regione ha dato parere favorevole, tra le altre cose, all’eliminazione del termine “Toscano” a favore di ” Toscana“. Come previsto dalla normativa di riferimento, il parare favorevole della Regione da solo non basta, ora la richiesta dovrà essere esaminata dal Ministero della Sovranità alimentare e delle foreste e dalla Commissione europea.

“Il  solo termine “Toscana”  – ha spiegato il presidente Eugenio Giani – contribuirà a rafforzare l’identità e la qualificazione del vino della denominazione e contemporaneamente aiuterà il consumatore a comprendere correttamente la provenienza geografica del vino. Il nome “Toscana” è divenuto nel tempo un marchio di grande importanza a tutti i livelli, non solo nell’ambito della produzione vitivinicola, ed è proprio il nome della regione ad essere riconosciuto e considerato sia a livello nazionale sia a livello internazionale”.

Le altre modifiche al disciplinare

L’altra modifica di grande impatto riguarda l’introduzione delle categorie “Vino Spumante” e “Vino Spumante di qualità”, e della della tipologia “Rosso Frizzante”.

Negli ultimi decenni, nell’ambito dell’IGT, a fianco della produzione di vini fermi si è sviluppata nel tempo da una parte la produzione di vini spumanti e dall’altra, si è evoluta quella dei vini rossi frizzanti provenienti dalla lavorazione dei vitigni coltivabili in Toscana.

“L’introduzione di spumanti e vini frizzanti all’interno della denominazione – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi  – considerato l’aumento della domanda sul mercato interno e su quello internazionale, rappresenta un notevole impulso alla crescita delle aziende viticole toscane che avranno l’opportunità di incrementare la produzione e allo stesso tempo di diversificare l’offerta dei prodotti”.

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