L’antica serra ottocentesca nell’Orto Botanico dell’Università di Siena riapre dopo gli interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico. Uno spazio antico e amato, che torna così ad accogliere specie tropicali e esotiche e si apre alla cittadinanza e ai turisti. I lavori sono stati cofinanziati dalla Fondazione Monte dei Paschi nell’ambito del progetto “Let’s Art”, e completato grazie ad una campagna di fundraising per la raccolta fondi esterna e interna all’Ateneo. L’operazione di raccolta fondi interna all’Università, “Dona un’ora del tuo stipendio”, ha permesso infatti a docenti e personale di donare una o più ore del proprio stipendio.
All’inaugurazione di mercoledì 4 dicembre erano presenti il Rettore Roberto Di Pietra, il presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena Carlo Rossi e da Ilaria Bonini, Direttrice del Museo Botanico.
I lavori
La serra si è dunque rinnovata. L’intervento ha previsto lo smantellamento del vecchio impianto a gas, con il conseguente abbattimento di emissioni e la realizzazione di un nuovo impianto ad alto rendimento e basso consumo. Il riscaldamento viene adesso generato da una pompa di calore ad energia elettrica collegata a ventilconvettori. Inoltre per gestire al meglio l’influenza delle radiazioni solari dai vetri del tetto della serra, è stato predisposto un sistema di ombreggiamento automatizzato.
L’interno della serra ha visto inoltre la riqualificazione dei banconi che espongono le piante per ospitare nuove specie, con un incremento degli esemplari.
Il Museo Botanico dell’Ateneo, sito a Siena in via P.A. Mattioli 4, custodisce uno dei polmoni verdi della città: aiuole, laghetti, boschi e scarpate rocciose, dove il manto vegetale è stato gestito e mantenuto fin dalla sua origine, il 1856. Sono circa 2 ettari e mezzo di superficie accessibili a cittadini e ai turisti, al cui interno si trova l’Antica Serra, un edificio di 85 metri quadrati, la più antica e di maggior pregio storico e architettonico del complesso. La struttura in ferro e vetri colorati, si trova sui terreni concessi in uso all’Orto Botanico dell’Università di Siena alla sua istituzione nel 1856, dall’Accademia dei Fisiocritici.