Fino al 7 dicembre lo Spazio espositivo C.A. Ciampi a palazzo del Pegaso, via de’ Pucci 16 a Firenze ospita la mostra “Memoria e libertà. Dipinti di Emanuele Favi dal 1969 al 2024”.
Emanuele Favi nasce a Vaiano nel 1932, vive e lavora a Firenze. Ha eseguito studi tecnici presso l’Istituto Buzzi di Prato.
Coltiva da sempre l’amore per le arti figurative che lo portano da giovane a lavorare come costumista e a dedicarsi alla pittura, tenendo la sua prima personale alla Galleria Farsetti di Prato nell’aprile del 1958.
Ha ottenuto importanti riconoscimenti e premi. Recentemente è tornato ad esporre le sue opere in prestigiose iniziative pubbliche.
“Con grande piacere ospitiamo nelle sale espositive del Consiglio regionale – ha scritto in catalogo il presidente dell’assemblea regionale Antonio Mazzeo – una mostra del pittore Emanuele Favi, che vive e lavora a Firenze, un artista che mette al centro della sua arte il pendolo che oscilla tra sogno e memoria, questa mostra conduce lo spettatore in questo spazio creativo che genera ampie risonanze, nelle emozioni e nei pensieri che suscita. Il sogno è per ciascuno di noi il vero spazio di libertà. Uno spazio che è del tutto libero dalla contaminazione del reale se non in un’eco lontana. La memoria è il luogo delle nostre radici, di ciò che nella nostra storia si è sedimentato nel tempo, ha generato punti di riferimento e legami. Nell’opera di Emanuele Favi queste due dimensioni si intrecciano e si arricchiscono a vicenda, diventano poesia, evocazione.”
“Una mostra che colpisce e siamo orgogliosi di ospitarla nei nostri spazi – ha detto Cristina Giachi presidente Commissione Cultura – e continuiamo ad approfondire l’arte degli artisti toscani. La pittura di Favi mantiene una freschezza e una modernità nonostante la sua età avanzata, una mostra che si interroga sulla memoria e sulla libertà, una pittura di sogno che colpisce per i colori, per una pittura oscillante tra il figurativo e l’astratto. Siamo di fronte ad un’artista non conosciuto dal grosso pubblico, ma che possiede una rigorosa qualità compositiva e siamo felici di poter ospitare un altro grande pittore toscano.”
“Il suo mondo poetico è calibrato su due binari il mondo interiore e la storia civile – ha detto il critico d’arte Marco Fagioli – e privilegia sempre il registro della testimonianza interiore che si svolge sia verso i processi onirici che verso la memoria. Nei dipinti di questi ultimi anni egli è andato avanti nella sua incessante ricerca di immagini che raccontano la sua vita e insieme la nostra storia, quella di un Italia contadina che si trasforma in Italia industriale, un Italia che vive drammaticamente due guerre e che nella contemporaneità deve ritrovare una propria identità. Appare chiaro dunque che sia la memoria a svolgere un ruolo fondamentale nelle sue visioni ed immagini, ma questa memoria del passato diviene anche amara riflessione sul presente.”
“Prima di tutto voglio ringraziare la Regione Toscana per l’invito a nome anche dell’amministrazione comunale – ha detto Francesco Mariani direttore della Galleria La Soffitta di Sesto Fiorentino – e vorrei dire che Emanuele Favi è un grande artista che abbiamo conosciuto in occasione dell’antologica che gli ha dedicato la nostra galleria. Abbiamo selezionato circa 30 opere che rappresentano l’anima dell’artista. Ci sono quadri storici come quello dedicato a Pasolini e alla madre, altri del periodo bellico e altri significativi delle stagioni successive.”
La mostra sarà visitabile fino al 7 dicembre 2024, a ingresso gratuito, con il seguente orario: da lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00; sabato dalle 10.00 alle 13.00.
