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Cento anni del Consorzio Chianti Classico, ambasciatore della toscanità nel mondo

Il Consiglio regionale per celebrare la ricorrenza ha conferito una targa al Consorzio che rappresenta l’eccellenza del vino toscano

Il riconoscimento al Consorzio Chianti Classico in Consiglio regionale

Il Consorzio Chianti Classico ha compiuto cento anni, un secolo al servizio della tutela del territorio e del suo prodotto principe, il Chianti Classico, uno dei vini più iconici della Toscana e uno tra i più conosciuti del mondo.

Le celebrazioni in Consiglio regionale

Per celebrare la ricorrenza, il Consiglio regionale della Toscana ha conferito al Consorzio una targa la cui motivazione recita: “Ambasciatore della toscanità nel mondo ed espressione dell’eccellenza del vino toscano, nei 100 anni della fondazione”.

A conferire il premio al presidente del Consorzio, Giovanni Manetti, nel corso della cerimonia che si è svolta nella sala del Gonfalone di palazzo del Pegaso, è stato il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo.

“Oggi celebriamo un viaggio straordinario, lungo cento anni, che ha portato il Consorzio Chianti Classico a diventare un simbolo di eccellenza, un autentico ambasciatore della toscanità nel mondo, e un modello di come la tradizione possa evolversi senza perdere la sua anima”, ha detto il presidente Mazzeo, che ha introdotto la cerimonia con un ricordo di Massimiliano Pescini, il consigliere regionale morto nei mesi scorsi, che era stato sindaco di San Casciano Val di Pesa e che si era sempre adoperato per la tutela e la valorizzazione dell’intero territorio del Chianti.

Il Consorzio Chianti Classico, da Cosimo de’ Medici al  1924

“Tutto ebbe inizio il 14 maggio 1924, quando 33 coraggiosi viticoltori decisero di unirsi con una visione chiara: proteggere e promuovere il loro territorio, raccontarne la storia e portare questa eccellenza oltre i confini locali. Un atto che non fu solo difensivo, ma una vera e propria dichiarazione d’amore verso la terra che li aveva cresciuti – ha ricordato il presidente Mazzeo – eppure tutto affonda le sue radici molto più indietro nel tempo, nel 1716, quando il Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici delimitò per la prima volta il territorio del Chianti, anticipando i moderni disciplinari di qualità”.

Nel ricevere il premio, il presidente del Consorzio Chianti Classico, Giovanni Manetti, ha definito il riconoscimento “molto importante e prestigioso, che va a concludere questo anno di festeggiamenti per il centenario del Consorzio”. 
Manetti ha ricordato che quello del Chianti Classico, che oggi conta 500 viticoltori, “è il primo Consorzio non solo di viticoltori ma dell’intero settore agroalimentare italiano”.

Per continuare nel solco della tradizione e dei successi fin qui ottenuti – il vino Chianti Classico è presente in 160 mercati nel mondo – Manetti ha indicato tre obiettivi: continuare a tutelare la produzione e i suoi standard sempre più alti, tutelare il territorio, inteso come ecosistema, e il paesaggio, e salvaguardare le comunità che abitano il territorio e la loro storia e le loro tradizioni.

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