Un punto di ascolto antiviolenza all’interno dell’Università di Siena e un’indagine interna per valutare la sicurezza e il benessere degli ambienti universitari: sono solo alcune delle iniziative che hanno preso il via il 25 novembre, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne.
L’indagine dell’Università di Firenze
L’indagine, presentata dalla delegata all’inclusione e diversità dell’ateneo fiorentino Maria Paola Monaco, è stata rivolta a studentesse e studenti dei corsi di laurea, master, scuole di specializzazione, corsi di perfezionamento, di aggiornamento e corsi singoli. Al questionario hanno risposto 804 iscritti, per il 71% donne e per il 53% nella classe di età 22-25 anni. Le domande riguardavano il gradimento dell’ambiente di studio, la percezione di sicurezza negli spazi universitari, le azioni a favore dell’inclusione e per il contrasto alle discriminazioni.
Le risposte restituiscono una percezione positiva del benessere negli ambienti dei corsi di studio: ben più della metà degli interpellati riferisce di un contesto di studio sereno, qualche difficoltà emerge sulla sostenibilità dei ritmi di studio. Tra i risultati dell’indagine emerge che il 77% degli studenti si sente sicuro all’interno degli ambienti universitari.
Una minima percentuale ha riferito di vessazioni di carattere psicologico e legato al genere, spesso in abbinamento con altre fattispecie di discriminazione (età, etnia, status socio-economico, politica). Tuttavia, spiegano dall’Ateneo, molti degli episodi non sono stati segnalati, soprattutto per timore di ritorsioni, per scarsa fiducia nelle autorità o per scarsa conoscenza dei meccanismi di segnalazione. Circa il 17% di chi ha compilato il questionario si è detto a conoscenza delle attività promosse dall’Ateneo per contrastare discriminazioni e violenze.
“Dall’indagine – ha commentato la rettrice Alessandra Petrucci – è emersa la necessità di promuovere maggiormente presso le nostre studentesse e i nostri studenti le azioni messe in campo dall’Ateneo nei confronti di discriminazioni e molestie, a testimonianza di un’attenzione che non nasce da oggi e non si conclude con questa iniziativa”.
L’Università di Firenze ha approvato infatti nel 2023 un regolamento per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni e delle molestie nei luoghi di lavoro e di studio. Nel marzo di quest’anno è stata nominata la consigliera di fiducia dell’Ateneo, con il compito di assistere chi ritiene di essere vittima di molestie garantendone l’anonimato, verificare la fondatezza delle segnalazioni e decidere di intraprendere procedure formali o informali. Attivo presso l’Ateneo e recentemente potenziato è anche il Centro di Servizi di Consulenza Psicologica, Psicoterapia e Psicologia Clinica (CeCoPs), che propone interventi di consulenza e di promozione volti alla gestione di difficoltà personali e relazionali.
Anche l’Università di Siena, presso il presidio di San Francesco, si doterà di un Punto di ascolto antiviolenza dell’Università di Siena, frutto di un accordo tra l’Ateneo a e il Centro anti Violenza “Donna chiama Donna” e sarà a disposizione di tutta la Comunità universitaria.
Il camper rosa della Polizia di Stato
La Polizia di stato percorre il centro storico di Firenze con il camper rosa, dove al suo interno tutte e tutti portranno trovare opuscoli e informazioni da parte degli agenti. Nel materiale informativo sono riportati i numeri del 1522, la consulenza anti violenza e stalking, e il 112, numero di emergenza unico europeo. Sempre nell’opuscolo si trovano informazioni su reati come stalking e revenge porn.
“La violenza contro le donne è un triste fenomeno – ha detto il questore di Firenze Maurizio Auriemma -. Il nostro messaggio è dire che noi ci siamo. Abbiamo registrato un aumento di segnalazioni alle forze di polizia, significa che il sommerso sta uscendo fuori, significa che le persone vengono da noi e ci raccontano quello che avviene”.