La Coppa Davis sigilla un anno d’oro per il tennis italiano: dalle classifiche mondiali gli azzurri dominano e c’è tanta Toscana in questo successo senza eguali. Il capitano livornese Filippo Volandri e il tennista di Carrara, Lorenzo Musetti, firmano insieme alla coppia d’oro Jannik Sinner- Matteo Berrettini e con Simone Bolelli e Andrea Vavassori una vittoria indimenticabile.
Un pomeriggio, quello di domenica 24 novembre ricco di emozioni, con Sinner senza freni che travolge l’Australia sul campo di Malaga. Prima il successo di Matteo Berrettini su Kokknakis, poi il punto decisivo conquistato da Sinner nel secondo match contro Alex De Minaur. L’Italia conquista così per il secondo anno consecutivo la Davis, con una storica doppietta in campo maschile e femminile grazie alla Billie Jean King Cup già portata a casa in settimana dalle giocatrici azzurre sempre a Malaga, con una splendida Jasmine Paolini.
I numeri dell’anno d’oro
“Nel tennis siamo la nazione più forte del mondo”, ha detto il presidente federale, Angelo Binaghi, e i numeri confermano: 26 titoli totali tra uomini, donne, singoli, doppi, doppi misti e nazionali, Jannik Sinner che diventa il primo italiano della storia a essere il numero 1 del ranking e 10 giocatori maschi nelle prime 101 posizioni della classifica. A questo si aggiungono anche le due finali Slam disputate nel femminile da Jasmine Paolini, la prima al Roland Garros e la seconda a Wimbledon.
Paolini vince il mille di Dubai nel circuito WTA, poi lo storico oro olimpico a Parigi con la Errani. Insieme a Lorenzo Musetti (bronzo ai Giochi) sono stati in grado di riportare una medaglia olimpica dopo 100 anni d’assenza.
Livorno in festa
“È la conferma che i livornesi sanno essere grandi atleti e grandi tecnici”, ha commentato entusiasta il sindaco Luca Salvetti.
Filippo Volandri, 43 anni, a soli 22 era tra i primi 50 tennisti, conquista la seconda Davis consecutiva e “arriva da protagonista – continua il sindaco – perché da tecnico ha dovuto fare delle scelte per niente semplici in queste fasi finali della Davis, perché quando hai tanti tennisti forti è un vantaggio ma poi per chi sceglie è anche una grande responsabilità e lui non ne ha sbagliata una. Chiaramente lo aspettiamo a Livorno a braccia aperte per festeggiare con lui”