Fino al 24 febbraio 2025, il Museo Stefano Bardini di Firenze ospita la mostra “Officina Bardini: L’arte del legno”, un affascinante viaggio attraverso la tradizione artigianale del legno che caratterizzò i laboratori guidati da Stefano Bardini, il cosiddetto “principe degli antiquari” e da suo figlio Ugo tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento.
La mostra è stata realizzata con il sostegno del Ministero del Turismo nell’ambito del “Fondo siti UNESCO e città creative”, e offre un’immersione unica nell’eredità di Stefano Bardini. Si tratta del secondo progetto espositivo dedicato al celebre antiquario, dopo l’evento organizzato nel 2022 per il centenario della sua scomparsa.
Questa edizione si focalizza sull’abilità artigianale e sulla produzione che rese celebri i laboratori Bardini, veri e propri centri di eccellenza nella lavorazione e nel restauro del legno. Qui venivano creati e restaurati oggetti e arredi in stile, che affascinarono una committenza internazionale attratta dal sogno del Rinascimento italiano.
“Questa selezione accurata di manufatti è la testimonianza dell’organizzazione e dei metodi di lavoro della grande impresa artistica del principe degli antiquari, Stefano Bardini, legata a doppio filo con l’incredibile patrimonio della nostra città” ha detto l’assessore alla cultura Giovanni Bettarini. “Un viaggio affascinate che riporta indietro nel tempo e ci mostra quanto accurati fossero sia i restauri sia gli oggetti in stile che Bardini aveva contribuito a far conoscere e amare in tutto il mondo. Ringrazio Museo Bardini, Galleria Mozzi Bardini, Università, Fondazione MUS.E e i curatori per questa esposizione dedicata al celebre antiquario che tanto ha dato a Firenze”.
“Una nuova occasione per vivere le atmosfere che hanno caratterizzato i decenni d’oro della cittadella Bardini – ha detto Valentina Zucchi, coordinatrice della mostra – una straordinaria bottega di antiquariato, restauro e artigianato artistico che dal passato traeva la sua ragione e ispirazione acquisendo, preservando, integrando e rinnovando opere e manufatti di ogni genere. L’affondo sugli elementi lignei presentato in questa occasione, con l’evocazione della falegnameria Bardini – quasi una “period room” di quel tempo – permette al pubblico di ammirare pezzi meravigliosi e di valorizzare ancor meglio le ricche collezioni che un secolo fa diedero vita al museo civico”.
La mostra
In mostra al Museo Bardini una selezione unica di strumenti, disegni e manufatti originali, provenienti dalle collezioni di Palazzo Mozzi Bardini.
Tra gli oggetti più significativi, i visitatori potranno ammirare raffinate tarsie lignee, fronti di cassoni databili tra il XVI e il XVII secolo, cartamodelli, arredi ed elementi singoli destinati a dare forma allo stile rinascimentale, nonché il banco da lavoro originale dei laboratori, restaurato per l’occasione.
Sarà poi presentata una ricostruzione evocativa della falegnameria Bardini, che permetterà di immergersi nell’atmosfera degli storici laboratori, dove sarà esposto anche il corredo di strumenti appartenuti all’ebanista fiorentino Orlando Chiarugi, capostipite di una bottega ancora attiva nel restauro del legno.
La ricchissima collezione di oggetti e opere d’arte in legno conservate a Palazzo Mozzi comprende un importante nucleo di elementi costitutivi di mobili, sedute, consolle e altre suppellettili, oltre a decorazioni di cornici, fregi e angolari di cassoni restaurati e prodotti in grande quantità nei laboratori Bardini.
Queste opere erano richieste da una ricca committenza internazionale, affascinata dall’arte del Rinascimento italiano che, attraverso oggetti, arredi e costumi voleva ricreare atmosfere e ambientazioni di un tempo perduto.
In una prima fase, considerata la più importante, la falegnameria ebbe sede nelle soffitte dell’attuale Museo Stefano Bardini, organizzata in tre stanze ben illuminate da finestroni rivolti a levante. Poi, dopo l’interruzione del 1914, Ugo la riavviò in un locale di Palazzo Mozzi adiacente al giardino.
Il laboratorio fu strategico per Stefano Bardini: gli operai che qui lavoravano non si occupavano esclusivamente di restauro dei mobili, ma erano un supporto indispensabile a tutte le altre attività dell’antiquario.
In occasione della mostra sono in programma visite guidate, dedicate a giovani e adulti, che si terranno ogni sabato alle ore 14:00 e 15:30. Il costo è di €2,50 per i residenti della Città Metropolitana di Firenze e di €5 per i non residenti. I possessori della Card del Fiorentino potranno partecipare gratuitamente (fino a un massimo di tre visite annue).