Il conto alla rovescia è già partito. Dopo la chiusura della storica sede di Lungarno Vespucci, Harry’s Bar prepara il grande ritorno a Firenze. Se non ci saranno intoppi già da aprile 2025, si parla del 1 aprile ma non è uno scherzo, il locale amato da tante star di passaggio a Firenze avrà una nuova sede.
Si parla di alcuni locali lungo il Prato, non lontano da dove attualmente si trova la versione “Garden” del locale ospitato presso il Sina Villa Medici.
L’avvocato Antonio Bechi che conserva con la sua famiglia non solo la licenza ma pure gli storici arredi tante volte ammirati nelle sale di Lungarno Vespucci non vede l’ora. “Gli arredi, boiserie comprese, sono tutti completi. Ci auguriamo di poter ricreare il sogno ma soprattutto l’atmosfera e la filosofia di un luogo che è nel cuore di molti” assicura.
Il locale venne fondato nel dicembre 1953 da Enrico Mariotti e Raffaello Sabatini in Via del Parione a Firenze. Fu Giuseppe Cipriani, patron del già famoso Harry’s Bar di Venezia, ha fornito i consigli che hanno reso il locale fiorentino un’istituzione.
Immancabili in menu i taglierini gratinati, il carpaccio, i gamberi al curry, la tartare, le crepes flambate al Gran Marnier mentre all’American Bar i grandi classici sono il Bellini, il Martini, il Negroni.
Solo a febbraio 1963 Harry’s Bar si trasferisce in Lungarno Vespucci. Sarà la sede della Dolce vita in riva all’Arno. Gli anni dove shaker e bicchieri sono affidati al mitico barman Tersilio Vadorini, detto “Lio”. Di quegli anni ruggenti restano la foto di Liz Taylor davanti al suo cocktail e l’etichetta dello champagne preferito da Margot Hemingway su uno degli sgabelli.
Nel 1972 Sergio e Roberto figli di Enrico Mariotti cedono Harry’s Bar alla famiglia Bechi. La tradizione continua. Nel 2016 Harry’s Bar viene inserito tra i locali storici d’Italia. Dopo la chiusura della sede storica, per cui si aspetta la decisione della Cassazione, ora il 2025 dovrebbe essere l’anno del rilancio.