Da Prato arriva una nuova tecnologia per selezionare i capi tessili da riciclare che utilizza l’intelligenza artificiale. Il nuovo macchinario semiautomatico si chiama Daedalus, l’ha ideata l’azienda pratese Next Technology Tecnotessile, che l’ha presentata durante la fiera europea Ecomondo a Rimini.
Come funziona la selezione dei capi con Daedalus
Un’innovazione che nasce dall’esigenza di riciclare i capi tessili per ottenere nuovo filato, e di superare i limiti della semplice cernita manuale delle fibre, per quanto esperta e specializzata.
La macchina è costituita da una stazione di rilevamento con telecamere evolute che sfruttano la tecnologia iperspettrale, assistita da un sistema di intelligenza artificiale con algoritmi di auto-apprendimento e memorizzazione delle immagini acquisite, da un nastro trasportatore e da cestelli di raccolta dei capi.
Con questo macchinario si possono selezionare capi tessili in base a colore, struttura del tessuto (texture) e composizione delle fibre, a una velocità superiore ai 60 indumenti al minuto e con un’analisi simultanea.
“La macchina può essere addestrata in qualsiasi momento a riconoscere nuovi colori o classi di composizione – spiega il direttore di Next Technology Tecnotessile, Andrea Falchini – più il sistema si arricchisce di dati, più preciso e affidabile diventa nella sua risposta. Dopo il riconoscimento il sistema può essere dotato di celle di scarico modulari, servite da un singolo nastro trasportatore che trasporta i tessuti analizzati. La modularità di questa parte consente di aggiungere o rimuovere stazioni di scarico. Lo spostamento dei tessuti dal nastro al cestello specifico può essere ottenuto tramite un getto di aria compressa”.