C’è un toscano nell’Olimpo dei motori: è Paolo Campinoti, CEO di Pramac, che con il team Ducati Pramac e il pilota Jorge Martín, ha coronato il sogno di conquistare il titolo di campione del mondo MotoGP 2024, un’impresa che premia passione, dedizione e visione imprenditoriale. E’ la prima volta nell’era della MotoGp che un pilota di un team non ufficiale vince il titolo di campione del mondo.
La festa a Casole d’Elsa
L’ultima gara della stagione è stata un evento indimenticabile non solo per il circuito di Barcellona, ma anche per il quartier generale di Pramac a Casole d’Elsa, in provincia di Siena. Qui, oltre 400 persone tra dipendenti, familiari e membri della comunità locale si sono riunite per tifare Martín davanti a un maxischermo. L’occasione è stata arricchita da un open day dell’azienda, leader mondiale nella produzione di generatori elettrogeni e macchinari per la logistica, con 17 filiali nel mondo e otto siti produttivi.
Il corporate general manager di Pramac, Niccolò Borracchini, ha sottolineato l’importanza del momento: “Siamo orgogliosi ed emozionati per la vittoria del titolo di World Champion 2024 da parte del nostro team racing e di Jorge Martín, un risultato straordinario che celebra dedizione, talento e passione. È stato un onore ospitare in azienda oltre 400 persone, riunite per tifare insieme e condividere questo traguardo storico. La risposta da parte della comunità locale e dei dipendenti e delle loro famiglie dimostra l’attaccamento all’azienda e ci dà il senso di quello che facciamo ogni giorno“.
Campinoti: un leader tra industria e motori
Originario della Val d’Elsa, Paolo Campinoti rappresenta la seconda generazione della famiglia fondatrice di Pramac. L’azienda, nata nel 1966 come società di costruzioni grazie a Mario Campinoti, è oggi un colosso globale che opera in oltre 180 Paesi. Sotto la guida di Paolo, Pramac ha ampliato la sua portata internazionale, diventando un punto di riferimento per energia, logistica e sostenibilità. Campinoti, laureato in Economia e Commercio a Firenze, ricopre numerosi incarichi di prestigio, tra cui quello di executive vice president di Generac Power Systems Inc. e console onorario del Regno del Bahrein. Ma la sua passione per i motori lo ha portato a fondare nel 2002 il team Pramac Racing, che dal 2005 collabora con Ducati. Dal prossimo anno Pramac resterà in MotoGP passando da Ducati a secondo team con Yamaha.
Il trionfo di Pramac Racing
Dopo il titolo nella classifica dei team di MotoGP nel 2023, il primo per una squadra indipendente, Pramac Racing ha ottenuto quest’anno il riconoscimento più ambito: il titolo piloti con Jorge Martín, che ha battuto il campione uscente Francesco Bagnaia su Ducati ufficiale. A Barcellona, Campinoti era presente per vivere da vicino l’emozione di una vittoria storica. Nel frattempo, a Casole d’Elsa, la comunità ha festeggiato insieme al team, rendendo omaggio a un traguardo che unisce sport, tecnologia e orgoglio toscano. Il risultato celebra non solo la determinazione di un pilota, ma anche la visione di un imprenditore che ha saputo portare il suo nome e quello della Toscana ai vertici del motociclismo mondiale. Paolo Campinoti è oggi, a pieno titolo, un simbolo del successo made in Italy.
Le congratulazioni del presidente Giani
“Grande Paolo Campinoti, orgoglio toscano e amico, con il Team Pramac porta un po’ della nostra regione in cima al mondo del MotoGP”. Il presidente Eugenio Giani esulta per la vittoria di Jorge Martin che è campione del mondo della MotoGp 2024 con Pramac Racing. “Un Mondiale – continua il presidente Giani – che il team Pramac merita tutto. E lo merita l’amico Paolo Campinoti per averci creduto e averci fatto battere il cuore e averci fatto gioire. Per aver soprattutto formato piloti che sono la storia di questo sport, lavorando tanto e con passione”.