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“Le conoscevo bene. Storie di Donne che fanno il Cinema”, alla “Toscana delle Donne” la presentazione del libro

Il lavoro della giornalista Elisabetta Vagaggini approfondisce la figura femminile sul grande schermo. L’incontro, aperto al pubblico, sabato 23 novembre, alle 17:30 a Palazzo Strozzi Sacrati in piazza Duomo 10

Barbara Enrichi

Il cinema riflette il presente, le sfumature più dolci e più spietate del tempo che si attraversa. Come uno specchio, restituisce un’immagine della società che spesso è più nitida della quotidianetà stessa. Questo accade anche per quel che riguarda la percezione legata alle figure femminili, che entrano nel grande e piccolo schermo, ieri come oggi: fragili interpreti o solide pratogoniste? Personaggi incisivi o strumenti malleabili nelle mani di registi uomini? A queste domande vuole dare risposta il libro Le conoscevo bene – Storie di donne che fanno il cinema, della giornalista Elisabetta Vagaggini (edizioni La Vela, 2023).

Non un manuale di storia del cinema, quindi, ma un racconto dell’autrice su come si è evoluto, nel tempo, il ruolo femminile al cinema, davanti e dietro la macchina da presa. Una evoluzione che ha a che fare con i tempi che si vivono, dai fratelli Lumière ai giorni nostri  e che regala uno speccato senza filtri e senza sconti.

Le  registe cinematografiche – come descritto nel volume – sono ancora poche, appena il 15%. Dato che crolla se si pensa alle registe di lungometraggi, il 9%, e che risale se si parla di documentari, il 21%: in altre parole, più il budget si alza, più il cinema diventa “cosa” da uomini. Spesso relegata a ruolo bell’orpello, in film con trame tutte al maschile, la donna ha sempre dovuto combattere per conquistare credibilità e autorevolezza oltre stereotipi e pregiudizi, oltre il corpo sessualizzato all’estremo e la sua mercificazione. Come nella vita reale.

Nell’ottica della valorizzazione del ruolo femminile e di una narrazione che vada al di là di stereotipi sbagliati e della marginalizzazione del contributo delle donne, nel cinema e nella società, il libro propone alcuni ritratti di protagoniste cinematografiche. L’autrice si pone al lettore non solo da esperta, ma anche da spettatrice e giornalista, proponendo un ritratto accurato di otto attrici toscane, diverse per età e genere, che ben rispecchiano i mutamenti sociali, culturali e politici del paese. Tutte artiste premiate con David di Donatello o Nastri di Argento, raccontate in maniera diretta e inedita, grazie a interviste e dichiarazioni raccolte in occasione di premiazioni, anteprime o conferenze stampa. Le attrici narrate dal libro sono Stefania Sandrelli, Lucia Poli, Barbara Enrichi, Athina Cenci, Laura Morante, Alba Rohrwacher, Elena Sofia Ricci e la (quasi) toscana, Sandra Milo.

Ecco, quindi, sveltato il titolo “Le conoscevo bene”.  Si tratta infatti di “Una narrazione da parte di una spettatrice, di una giornalista, che ha ammirato le grandi attrici nelle loro più belle interpretazioni, ci è cresciuta insieme, seguendole con lo sguardo e con il cuore, rimanendo incantata dal loro modo di essere donne e artiste, provando gratitudine per la possibilità che hanno regalato, al pubblico e al mondo, di immaginare una società libera dai pregiudizi“.

Il libro di Elisabetta Vagaggini diventa così un prezioso strumento con cui va riletta storia del cinema al femminile: “Ripartiamo dunque dalla narrazione – dice l’autrice –  dalla forza del racconto, dalla visibilità da continuare a dare alle protagoniste, alle Donne che fanno il cinema”.

Il libro – con la prefazione del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e i testi introduttivi di Stefano Socci, Maresa D’Arcangelo e di Valentina Torrini – verrà presentato venerdì 23 novembre, all’interno del festival della Regione “La Toscana delle donne”. L’appuntamento è a Firenze, nella sala Esposizioni di Palazzo Strozzi Sacrati in piazza Duomo, alle 17:30. Saranno presenti, insieme all’autrice, l’attrice Premio David di Donatello, Barbara Enrichi, la regista e attrice Emanuela Mascherini e l’antropologa Emerita Cretella. Modera l’incontro il giornalista di TVR TeleItalia, Federico Berti.

 

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