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Cani e gatti in visita ai pazienti negli ospedali e nelle Rsa: ora c’è il regolamento

L’Asl Toscana sud est è una delle prime in Italia ad avviare una procedura per l’ingresso degli animali da compagnia nelle strutture. Bezzini: “Percorso di cura più umano”

cane e gatto

L’Asl Toscana sud est ha attivato una procedura per consentire alle persone ricoverate di poter ricevere le visite dei propri animali da compagnia. Una piccola rivoluzione per dare un sostegno in più a chi si trova in ospedale o in rsa: è dimostrato, infatti, che gli animali calmano l’ansia, trasmettono calore affettivo e aiutano a superare lo stress e la depressione. Con queste premesse, l’Asl del territorio compreso tra Siena, Arezzo e Grosseto ha predisposto una procedura aziendale per regolamentare l’ingresso degli animali d’affezione all’interno delle strutture e favorire così  “l’umanizzazione delle cure”, quel processo cioè che pone al centro di cura la persona e e i suoi sentimenti e non solo la malattia.

Un’iniziativa di avanguardia, per l’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Simone Bezzini: “L’Asl Toscana sud est è tra le prime realtà in Italia a strutturare il percorso per consentire la visita ai pazienti da parte dei propri animali di affezione. Un elemento importante perché la salute non è solo l’assenza di malattie o infermità, ma è anche legata al benessere fisico, mentale e sociale. E’ dimostrato che il contatto con gli animali contribuisce positivamente al percorso di cura rendendolo più umano. Siamo quindi orgogliosi che nella nostra Regione venga offerta questa opportunità ai pazienti”.

Il regolamento

Il familiare, paziente o caregiver dovrà comunicare almeno 24 ore prima al personale sanitario della struttura il momento in cui avverrà l’accesso del proprio animale nell’orario di visita. Per gli accessi in ospedale, dovrà essere preventivamente concordato con il servizio di accoglienza della direzione di presidio il percorso da effettuare dall’ingresso per raggiungere la saletta di uso comune dove si svolgerà la visita.

Per le strutture extra ospedaliere, il percorso verrà concordato con il personale sanitario al momento dell’autorizzazione. In ciascuna struttura organizzativa sarà consentita, inoltre, la presenza di un solo animale per volta e le visite verranno pianificate per non creare sovrapposizioni.

Alcuni reparti sono vietati: gli animali non potranno accede al pronto soccorso, a neonatologia, alle aree ambulatoriali, di dialisi, di prelievo e di ristoro, nei day hospital e nelle sale operatorie.

“È un progetto che abbiamo fortemente voluto per tutte le persone che affrontano un percorso di cura e assistenza all’interno delle nostre strutture”,  ha sottolineato in apertura il direttore generale dell’Asl Toscana sud est, Antonio D’Urso. “È ormai scientificamente condiviso il valore e la vicinanza del proprio animale nei momenti più delicati della propria vita. Fondamentale, anche la formazione del personale che è stata già iniziata per rendere il processo quanto più sicuro anche per lo stesso animale”.

 

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