Venerdì 15 novembre farà tappa a Lucignano, l’evento annuale dedicato ad approfondire le politiche regionali e gli interventi in corso sulla rigenerazione urbana. Dopo San Romano in Garfagnana (LU) e Pratovecchio Stia (AR), l’evento sulla “Rigenerazione urbana nella Toscana diffusa” approda così in Valdichiana nel comune di Lucignano, al teatro Rosini, location anch’essa restituita alla comunità aretina grazie ai fondi regionali per la rigenerazione urbana.
L’evento sarà occasione di confronto, condivisione e aggiornamento sul tema, con uno sguardo volto alle nuove opportunità fornite dai modelli innovativi di utilizzo e gestione dei luoghi urbani. In un panorama generale che vede in Regione Toscana un crescente interesse verso i comuni meno popolosi e più distanti, quelli della “Toscana diffusa”, il tema della rigenerazione urbana si pone ancora una volta non solo come elemento di riqualificazione di spazi e immobili in disuso o sottoutilizzati ma anche come fattore di inclusione sociale e volano per la valorizzazione degli elementi identitari dei territori.
Il teatro Rosini di Lucignano
Il teatro Rosini è stato al centro di un intervento finanziato dalla Regione Toscana con fondi regionali e derivanti dalla legge 30 dicembre 2018 n. 145, nell’ambito dell’avviso pubblico per l’assegnazione di contributi a favore dei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti per interventi di rigenerazione urbana. Grazie alle risorse stanziate dal bando regionale il Comune di Lucignano ha potuto completare il recupero funzionale dei locali dello storico teatro Rosini, posto all’interno della Rocca nel centro storico del capoluogo.
Il complesso già adibito a sala per il pubblico spettacolo dalla fine del ‘700, è stato inaugurato il 7 aprile 1861 come teatro e intitolato al professore lucignanese Giovanni Rosini, del quale tutt’oggi porta il nome. È stato quindi cinema Rosini dal 1954 alla fine degli anni ’80.
Dopo un lungo periodo di inutilizzo, a partire dagli anni 2000, con la realizzazione della sala teatrale a piano terra, si è avviato il recupero dell’intero edificio portato oggi a termine con il completamento di tutte le sale poste ai vari livelli dell’edificio, rese accessibili a tutta la cittadinanza. Le sale e gli spazi recuperati saranno destinati ad attività sociali, culturali ed educative, al fine di agevolare esperienze di incontro, di relazione, nonché lo scambio interculturale tra soggetti e generazioni attraverso la condivisione dell’arte e dello spettacolo, al fine di mantenere viva una memoria grazie alla continuità spazio-temporale con le preesistenze.
Il programma
All’iniziativa in programma il 15 novembre interverranno il presidente Eugenio Giani, gli assessori Stefano Baccelli (infrastrutture e governo del territorio) e Serena Spinelli ( politiche sociali e edilizia residenziale pubblica), la presidente di Anci Toscana Susanna Cenni e il direttore Simone Gheri, il direttore dell’urbanistica e sostenibilità in Regione Aldo Ianniello, tecnici ed esperti del settore. Prima delle conclusioni, previste intorno alle 13,30, ci sarà anche un tavola rotonda dal titolo “Rigenerazione urbana come strumento di inclusione sociale” alla quale parteciperanno l’assessore Stefano Ciuoffo, Susanna Cenni, i sindaci Raffaella Mariani (San Romano in Garfagnana e presidente dell’Unione Comuni Garfagnana), Nicola Poli (Minucciano) e Tommaso Triberti (Marradi e consigliere del presidente Giani per i piccoli borghi e comuni montani), il presidente della Commissione per le aree interne in Regione Marco Niccolai. Modera l’evento, il direttore di intoscana, Davide De Crescenzo.
In questa cornice, sarà presentato – dal direttore generale di Fondazione Sistema Toscana, Francesco Palumbo – “Orizzonti – storie di rigenerazione urbana e sociale” il nuovo format video curato da intoscana.it destinato al racconto delle azioni e dei progetti di rigenerazione urbana intraprese dalla Regione Toscana. La prima puntata sarà proiettata proprio a Lucignano segnando l’inzio del viaggio in questa Toscana che si rinnova attraverso la rigenerazione, nei piccolo borghi dove ogni progetto fa comunità, diventa un’opportunità per ripensare gli spazi e le relazioni, ridisegnando perimetri di vita a misura d’uomo.
