Dopo il cambio del nome delle linee e la sperimentazione del contactless, Prato si conferma laboratorio del trasporto pubblico toscano: nella città del tessile sono arrivati i primi 4 bus urbani elettrici grazie ai finanziamenti dell’Unione Europa, e in particolare al Next Generation EU, tramite fondi del PNRR. Già su strada per i primi test, sono i primi della flotta elettrica pratese che nel 2026 si amplierà e sarà a regime.
I quattro mezzi arrivati sono del modello IVECO E-Way Full-Electric da 10,7 metri. Possono trasportare 84 persone, con 20 posti a sedere e 64 in piedi. Dotato di rampa manuale ha al il suo interno l’area per la carrozzina disabili. Il pacco batterie ha una capacità totale di 294 kWh. Il mezzo ha anche la capacità di recuperare energia durante il rallentamento, contribuendo ad una maggiore efficienza energetica. Ad emissioni zero, hanno anche la particolarità di essere silenziosi e senza vibrazioni, migliorando sia l’ambiente e il comfort per passeggeri e conducente, che l’ambiente esterno della città.
L’investimento totale sull’elettrico a Prato, contando solo il PNRR, è di 8,1 milioni di euro . Di questi 5,6 milioni stanno servendo ad acquistare 13 veicoli, 4 arrivati ora e 9 in arrivo entro il 2026. I rimanenti 2,5 milioni sono dedicati alla realizzazione dell’infrastruttura di ricarica, in fase di realizzazione al deposito di Lazzaretto, che, con 20 colonnine da 100 kW e 3 supercharger da 150Kwh, permetteranno di ricaricare i veicoli in poche ore. I lavori iniziati questa estate termineranno nei primi mesi del 2025 .
I nuovi bus urbani, di colore bianco, sono stati allestiti con la dotazione di sicurezza di bordo con videosorveglianza interna ed esterna, sistema di conteggio passeggeri e tecnologia Avm per il controllo da remoto della flotta, nonché del sistema di pagamento contactless a bordo.
“Siamo particolarmente contenti dell’arrivo di questi mezzi, silenziosi e rispettosi dell’ambiente. – ha spiegato la sindaca di Prato, Ilaria Bugetti – Un vantaggio per tutti e una qualità diversa di vivere la mobilità cittadina. Prato è una città vivace che deve essere accompagnata da una mobilità adeguata e che sia capace di intercettare le necessità delle persone a partire dal trasporto scolastico. Io ho chiesto collaborazione continua perché abbiamo bisogno di un confronto continuo a partire dal basso fino ai dirigenti per migliorare il servizio. I primi tempi sono sempre tempi di assestamento. Quello che è importante è andare nella stessa direzione”.
“Autolinee Toscane, per conto di Comuni e Regione, ha messo il massimo impegno, sforzo, anche anticipando risorse importanti, per raggiungere questi obiettivi in modo rapido e garantendo risorse e professionalità dedicate – ha commentato Massimiliano Pellegrini, direttore tecnico di Autolinee Toscane – Questi bus sono un primo piccolo tassello di un ampio un pacchetto di investimenti, da fondi europei ma anche nazionali, che consentiranno di far nascere flotte urbane di bus elettrici in alcune città della toscana. Prato è tra le prime”.