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Dalla tradizione alla tavola: la dolce storia dei cantuccini toscani IGP

La rubrica regionale Nato in Toscana ci porta a scoprire caratteristiche e curiosità di questo iconico biscotto alla mandorla, sempre più amato e apprezzato anche all’estero

Farina di frumento, mandorle dolci naturali intere, uova, burro, zucchero semolato e miele millefiori. Sono questi i pochi e semplici ingredienti che rendono inimitabili i cantuccini toscani IGP, gli iconici biscotti della Toscana menzionati già nel 1691 nella terza edizione del dizionario dell’Accademia della Crusca.

Amati in tutto il mondo, i cantucci vengono tradizionalmente inzuppati nel vin santo, un altro prodotto tipicamente legato al territorio.

La rubrica Nato in Toscana

I cantuccini toscani IGP sono i protagonisti anche della rubrica Nato in Toscana, un’iniziativa che rientra tra le attività informative messe in piedi grazie all’intesa che la Regione Toscana ha siglato con le associazioni dei consumatori del Comitato Regionale Consumatori Utenti (CRCU) e le organizzazioni professionali dell’agricoltura (Confcooperative, Lega Coop, Cia, Coldiretti, Confagricoltura).

Scopo della campagna è far conoscere al pubblico i prodotti che mangiamo, da dove provengono, il loro valore nutraceutico e come si collocano nella piramide alimentare toscana.

Nell’ambito di questo protocollo, verranno realizzati dei video per raccontare l’offerta agroalimentare regionale, in particolare i 16 prodotti DOP e i 15 IGP.

Cantuccini toscani IGP

I cantuccini (o cantucci) toscani IGP sono i tipici biscotti alla mandorla della Toscana, preparati con pochi semplici ingredienti. La preparazione dell’impasto prevede l’impiego di farina di frumento, mandorle dolci naturali intere (non pelate), uova di gallina pastorizzate e tuorlo d’uovo, burro, zucchero semolato, cristallino o in granella; miele millefiori in aggiunta allo zucchero e agenti lievitanti.

Una volta pesati e miscelati gli ingredienti l’impasto è modellato in forma di filoni. La doratura può avvenire prima o durante la cottura in forno, a una temperatura di 100-300°C per un massimo di 40 minuti, dopodiché i filoni sono tagliati in direzione trasversale obliqua per dare al prodotto la caratteristica forma semi-ovale.

La consistenza dei cantuccini toscani IGP è leggermente croccante, inizialmente granulosa e si scioglie in bocca per la presenza del burro.

Storia

L’artigianato dolciario è diffuso in Toscana sin dal ‘300, grazie al precoce impiego dello zucchero in cucina e in special modo nei prodotti da forno. All’inizio del ‘900, con la produzione sempre più su vasta scala, i cantuccini acquistano notorietà al di fuori dei confini regionali e in seguito, grazie alla loro conservabilità, si sono affermati tra i biscotti secchi italiani più conosciuti al mondo.

Abbinamenti gastronomici

Cantuccini o Cantucci Toscani IGP

L’abbinamento più noto dei cantuccini toscani IGP è con il vin santo, un altro prodotto del territorio, come dessert a fine pasto. I cantuccini sono ottimi anche intinti in altri vini liquorosi e oggi sono protagonisti delle nuove tendenze del gusto, abbinati al cappuccino, al caffè o al tè, in qualsiasi momento della giornata.

Come riconoscere il prodotto

I cantuccini toscani IGP sono commercializzati in confezioni, è ammessa anche la vendita diretta del prodotto sfuso presso l’impresa di produzione. Oltre al nome e al logo del prodotto abbinato all’Indicazione Geografica Protetta (IGP) l’etichetta deve riportare nome, ragione sociale e indirizzo dell’azienda produttrice e confezionatrice.

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