Il viaggio di Ambra Sabatini verso le Paralimpiadi di Los Angeles 2028 è già iniziato. Tante novità nella preparazione atletica della campionessa azzurra, oro nei 100 metri a Tokyo e ai Mondiali del 2023: per lei un ritorno a casa, nella sua Toscana, a Livorno, e un nuovo allenatore, livornese, Fabrizio Mori, oro nei 400 ostacoli ai mondiali di Siviglia 1999.
La 22enne, originaria dell’Argentario, è stata portabandiera alle ultime Paralimpiadi di Parigi. Giochi difficili per lei, ma che l’hanno fatta maturare e che hanno svelato molte sue qualità umane aldilà di quelle sportive. “Avevo da un po’ di tempo l’idea di cambiare, di tornare nelle mie zone per continuare a crescere e raggiungere nuovo obiettivi – ha detto l’atleta – Ho aspettato le Olimpiadi di Parigi, perchè non volevo distrazioni prima di quel grande appuntamento, ma ora tutto è pronto per questo nuovo passo, che mi avvicina anche alla famiglia”.
Nuovi obiettivi: il salto in lungo
Sta sistemando casa a Livorno, ha detto. “È una città che conosco bene, io sono dell’Argentario, ed è un centro che offre molto anche dal punto di vista dell’attività sportiva – ha detto all’Ansa l’atleta delle Fiamme Gialle – La presenza di Fabrizio Mori, anche lui livornese e che sarà il mio allenatore, ha rafforzato il mio intendimento”.
Ha un nuovo obiettivo: il salto in lungo, senza tralasciare la velocità e soprattutto la sua specialità, i 100 metri piani. “Ci tenevo a provare questa cosa e Fabrizio mi saprà indicare uno specifico allenatore che mi segua. Penso di cominciare a lavorare ai primi del mese prossimo, in vista di una stagione outdoor che sarà anche lunga, visto che i mondiali si terranno novembre”.
Visualizza questo post su Instagram
Ambra Sabatini ha trascorso due anni al Centro Sportivo della Guardia di Finanza di Castelporziano, vicino a Roma, sotto la guida di Pasquale Porcelluzzi. “Sarò sempre grata a Pasquale per quanto abbiamo condiviso nella prima parte della mia carriera. Amando profondamente lo sport, e la capacità che ha di trasformare le difficoltà in opportunità, vedo ora nella collaborazione con Fabrizio una trasformazione che coinciderà con qualcosa di bello”.
Lo sgardo è sempre rivolto in avanti, alla prossima sfida: “Los Angeles 2028 non è solo un traguardo, ma un percorso da vivere intensamente e voglio affrontarlo con la stessa determinazione con cui ho superato tutte le sfide della mia vita”. E questa volta, partirà da dove tutto è iniziato: dalla sua Toscana.