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La nuova tecnologia intelligente: l’evoluzione dei robot

All’Internet Festival di Pisa, in programma dal 10 al 13 ottobre, ci sarannno esperti, scienziati, sociologi e filosofi e speaker molto particolari, come Abel e iCub, il robot-bambino in grado di riconoscere le emozioni

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Avanza una nuova generazione di tecnologia intelligente, empatica e sempre più simile all’uomo, progettata per interagire e svolgere funzioni specifiche, in aiuto o forse in sostituzione dell’uomo. Alla nuova frontiera della robotica è dedicato ampio spazio all’Internet Festival di Pisa, in programma dal 10 al 13 ottobre.

Ci sarannno esperti, scienziati, sociologi e filosofi e speaker molto particolari, come Abel, il “robot ragazzino” dalle fattezze umane che per la prima volta uscirà dai laboratori dell’Università di Pisa per interagire con il pubblico al Centro Congressi Le Benedettine nei giorni 11, 12 e 13 ottobre.

Chi è Abel?

Abel è un progetto di ricerca nato all’interno del Centro Piaggio e portato avanti grazie alla stretta collaborazione tra il Centro Piaggio e il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa. Abel è un robot umanoide iperrealistico, progettato per essere capace di provare empatia: non solo parla e muove il volto, ma comprende lo stato emotivo del suo interlocutore ed interagisce in modo appropriato con lui anche con una risata.

Il suo aspetto è quello di un ragazzino di 11-12 anni, composto da una sofisticata meccatronica all’interno della testa, che gli consente di esprimere un’ampia gamma di emozioni attraverso la mimica facciale. L’umanoide è inoltre dotato di una telecamera integrata nel torso e di microfoni che emulano la percezione acustica umana, oltre ad un altoparlante interno per la riproduzione vocale. Il suo sistema cognitivo si basa su un’architettura ibrida ispirata ai principi delle neuroscienze e può essere ulteriormente ampliato attraverso sensori indossabili o ambientali che gli permettono di stimare lo stato psico-fisico degli interlocutori, offrendo così una rimposta ancora più empatica.

ICub, il robot bambino

Un altro protagonista di Internet Festival è iCub, robot-bambino in grado di riconoscere le emozioni e guardare il mondo attraverso gli occhi dell’uomo. È il risultato di un progetto tutto italiano che studia come avviene l’apprendimento dei bambini. Il team di ricerca è guidato da Alessandra Sciutti, responsabile dell’unità CONTACT – Architetture Cognitive per Tecnologie Collaborative presso l’Istituto Italiano di Tecnologia, e “allena” il piccolo robot a capire meglio gli esseri umani.

iCub è infatti in grado di essere predittivo ed intuitivo, comprende il nostro stato d’animo e cerca di aiutarci di conseguenza, sa riconoscere il linguaggio del corpo ed è capace di decifrare le espressioni facciali. Non solo, sa anche riconoscere un oggetto che teniamo in mano e di capire se è fragile o importante per noi, in modo che quando toccherà a lui prenderlo saprà come comportarsi senza aver bisogno di ulteriori istruzioni.

I robot a scuola, un supporto alla disabilità

L’Istituto Modartech di Pontedera presenta un innovativo progetto per introdurre la robotica educativa all’interno della scuola, con particolare attenzione alla disabilità. L’istituto sarà infatti tra i primi, in Italia, a sperimentare all’interno dei propri laboratori, una serie di strumenti in grado di supportare gli studenti con disturbi specifici dell’spprendimento.

Si va dai robot che affiancano lo studente per le interazioni sociali e la didattica, a specifici software di traduzione capaci di fornire agli studenti sordi un’esperienza più fluida, fino a strumenti di analisi semantica e di sintetizzazione vocale per gli ipovedenti. La parte di sperimentazione partirà nell’anno accademico 2025/2026.

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