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Protezione civile, l’ospedale da campo EMT2 Toscana ha ricevuto la certificazione di Oms e Commissione Europea

L’ospedale da campo con la certificazione EMT2 potrà essere registrato nell’European Civil Protection Pool (ECCP), il pool europeo di protezione civile che comprende le risorse pre-impegnate dagli Stati del Meccanismo Unionale di Protezione Civile per essere dispiegate immediatamente in caso di emergenze

Emt2 ospedale

Dopo due anni di attività, si è concluso il percorso di adeguamento del Posto Medico Avanzato con Chirurgia del GCU (gruppo chirurgia d’urgenza) agli standard internazionali.

Adesso la Protezione Civile toscana può vantare un ospedale da campo da impiegare in ambito nazionale e internazionale in caso di catastrofi e operazioni umanitarie, ha ricevuto cioè la certificazione finale del modulo “EMT2 Toscana” da parte del WHO (World Health Organization), riconosciuto dalla Commissione Europea.

Venerdì 4 ottobre nell’hangar della Protezione civile di Ospedaletto si è chiuso ufficialmente un lungo percorso che è iniziato nel 2022 con un progetto di cofinanziamento della commissione europea che aveva tre partner, il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, la Regione Toscana e il Gruppo Chirurgia d’urgenza.

Il nuovo modulo sanitario, di proprietà del Gruppo chirurgia d’urgenza per interventi di Protezione civile fa parte della Colonna Mobile della Protezione civile della Regione Toscana e avrà sede a Pisa.

Il costo dell’adattamento è stato di 373.550,00 euro, finanziato per il 75% dall’Unione Europea e per il restante 25% dal Dipartimento della Protezione civile e dalla Regione Toscana.

“Si tratta di un progetto importante – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – , fondamentale, che, partito in modo sperimentale due anni fa, raggiunge oggi un traguardo importante, e rappresenta una risorsa a disposizione non solo della Regione e dell’Italia ma a disposizione dell’Europa e spero possa costituire un modello per tutte le altre regioni. Il concetto che sta alla base è l’integrazione fra Protezione civile e sanità d’urgenza, che significa unire la capacità di movimento ed intervento della Protezione civile alla chirurgia d’urgenza che in Toscana è un’ eccellenza. Ed è proprio la sinergia fra i due ambiti a consentire un intervento efficace. Al pronto intervento sotto le macerie proprio della Protezione civile, si affianca infatti, come sottolineato dal presidente della Regione, l’immediata disponibilità di un presidio medico avanzato che consente la tempestività e l’aumento delle possibilità di salvare vite”.

Il presidente Giani ha sottolineato “l’importanza della certificazione dell’Unione europea, che rafforza il valore della Protezione civile e rende la Regione Toscana leader in questo campo. In un momento in cui la straordinarietà della Protezione civile sta diventando ordinarietà – ha aggiunto Giani- per i cambiamenti climatici, il sapere andare oltre è un segnale straordinario e per farlo è necessario che ci sia un livello di esercitazione all’altezza, cosa che la Toscana è riuscita a fare.”

L’assessora alla Protezione civile della Regione Monia Monni è orgogliosa di questo progetto “che rappresenta il contributo che l’Italia, attraverso la Toscana, dà al sistema di Protezione civile internazionale e sottolinea come la giornata di oggi sia un traguardo con la certificazione dell’unione europea, ma anche l’inizio del nuovo percorso per un ospedale da campo che sarà la risposta del Paese nei casi di emergenza climatica o umanitaria che possono verificarsi all’interno dell’Unione europea o fuori. Il nuovo ospedale da campo- ha proseguito Monia Monni – potrà curare fino a 100 pazienti al giorno con l’aiuto di 60 professionisti tra medici, infermieri e logisti volontari del sistema di protezione civile. Il modulo è costituito è costituito da 19 tende pneumatiche modulari di rapido montaggio e facile trasporto. L’EMT2 Toscana garantirà disponibilità alla partenza entro 48-72 ore dall’attivazione, operatività sul posto entro 24-96 ore, capacità operativa h24 di almeno tre settimane al di fuori dell’Unione e due settimane all’interno, autosufficienza per tutta la durata della missione; sarà dotato inoltre di area ambulatoriale, area materno-infantile, area trattamento per pazienti critici, 20 letti di degenza, servizi di radiologia, ortopedia e riabilitazione”.

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