Salute/

Al reparto ginecologia dell’ospedale Torregalli servizio di baby sitter per le mamme in visita

I membri dell’Associazione volontari ospedalieri onlus intrattengono i bambini con disegni, letture, giochi e pupazzi tutte le mattine dei giorni feriali

A Lido di Camaiore nate tre coppie di gemelli nell’arco di 12 ore - © Zoia Kostina

Un servizio di baby sitter a disposizione delle mamme durante il tempo della visita ginecologica nella struttura di ginecologia e ostetricia dell’ospedale San Giovanni di Dio di Firenze.

E’ quanto attivato dal presidio fiorentino su iniziativa di Claudio Meloni, direttore della struttura di ginecologia e ostetricia e Laura Falchi, ginecologa e dirigente medico della stessa struttura, grazie alla collaborazione dell’associazione Volontari ospedalieri onlus che già svolge attività di assistenza ai degenti e di orientamento-accompagnamento degli utenti.

“Il nostro è un centro per gravidanze a rischio – spiega Falchi – quindi le pazienti devono fare più visite del normale, devono venire più spesso e molte hanno già figli. Abbiamo anche un’ampia utenza straniera che non sempre sa a chi lasciare i bambini quindi spesso li portano con sé e a volte diventa difficoltoso gestirli al momento della visita. Sapendo questo, in modo molto spontaneo, è venuta dai volontari dell’associazione la loro disponibilità a venirci incontro per intrattenere questi bambini con dei giochi in un luogo vicino a dove si fanno le visite. Anche gli spazi sono stati allestiti dai volontari stessi”.

Già dal mese di settembre alcuni membri dell’Associazioni svolgono il servizio di baby sitter, tutte le mattine dei giorni feriali, intrattenendo i bambini con disegni, letture, giochi e pupazzi.

“Ringraziamo sentitamente chi fa volontariato – afferma il direttore dell’ospedale, Simone Naldini – anche per l’attenzione, la sensibilità e la visione verso situazioni che vanno oltre l’assistenza diretta o l’orientamento/accompagnamento ai pazienti e che tutelano un aspetto di vita sociale così importante come la maternità. E’ nostra intenzione strutturare questo servizio anche per altri aspetti che coinvolgano mamme che hanno necessità di altre prestazioni o servizi oltre al materno-infantile”. 

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