Dal 7 al 19 ottobre 2024 il Palazzo dei Priori di Volterra ospita, nella Saletta del Giudice Conciliatore “Arcanæ Figuræ: autoritratti femminili dalla mitologia norrena”, una mostra personale dell‘artista islandese Telma Har, realizzata da Magma Art Space con il patrocinio del Comune di Volterra.
Le Arcanæ Figuræ protagoniste della mostra fanno parte di una vera e propria narrazione per immagini con la quale l’artista rappresenta alcune delle leggende nordiche più famose.
Telma Har realizza autoritratti fotografici, indossando costumi appositamente fatti a mano, per riportare in vita racconti di donne nascoste, creature mitiche e altri personaggi femminili della tradizione islandese, impersonandone le protagoniste stesse immersa nella natura più primitiva e incontaminata dell’Islanda.
Mitologiche creature nordiche: le leggende
Telma Har accompagna lo spettatore in una dimensione che è allo stesso tempo antica e misteriosa ma anche moderna e attuale.
Dalla leggenda della Kópakonan, la Donna-Foca costretta a sposarsi con un uomo mortale e ad abbandonare la sua vera natura, passando per coloro che rifiutano il matrimonio e sono oggetto di scherno e discriminazione, fino ai miti degli útburður, gli spiriti dei neonati illegittimi abbandonati alle intemperie, osservati però dal punto di vista della madre.
Tali figure rappresentano spesso una minaccia all’egemonia maschile, ma il messaggio di questi miti è sempre di far sì che le donne seguano le “norme”, rispettino l’ordine sociale di classe e genere e siano fortemente scoraggiate dal cambiare il loro status.
Sebbene si sia assistito ad un miglioramento dai tempi antichi ad oggi, è importante mettere in luce il punto di vista femminile, e con Arcanæ Figuræ Telma Har propone proprio questo dialogo partendo da un’ottica letteraria e folkloristica, oltrepassando il tempo e i confini.
Telma Har è un’artista islandese che lavora prevalentemente con la fotografia. Laureata in Storia dell’Arte alla Háskóli Íslands e tuttora studente di fotografia alla Ljósmyndaskólinn di Reykjavík, fa parte del collettivo di artisti di Myrkraverk Gallerí.
Il suo particolare processo creativo si distingue per la realizzazione manuale di tutti i costumi, oggetti e parti del set utilizzate come sfondo, quando non scatta direttamente in natura.
Il tema principale nel suo lavoro è una ricerca delle radici, sia personali che culturali che trovano dimora negli antichi racconti popolari islandesi.