Enogastronomia/

Benvenuto Brunello al via, cinque giornate tra assaggi e masterclass

Dal 14 al 18 novembre attese 126 cantine e oltre 500 etichette. La mattonella firmata quest’anno dal pluripremiato cineasta Ferzan Ozpetek

Brunello di Montalcino

Dal 14 al 18 novembre torna Benvenuto Brunello al Chiostro Sant’Agostino di Montalcino, giunto quest’anno alla sua 33esima edizione. Cinque giornate di degustazioni con 126 cantine e oltre 500 etichette. All’assaggio le nuove annate in commercio: il millesimo 2020 e la Riserva 2019.

Il clou del programma sabato 16 al Teatro degli Astrusi con il focus “Quale futuro per i Consorzi del vino” (ore 10.30), la valutazione dell’annata 2020 destinata al commercio da gennaio 2025, l’assegnazione del premio Leccio d’Oro e il tradizionale svelamento della mattonella firmata quest’anno dal pluripremiato cineasta Ferzan Ozpetek. Al Chiostro di Sant’Agostino al via i banchi di assaggio con i produttori.

Il ritorno dei walk around tasting

Da quest’anno sarà adottato un nuovo modello di valutazione delle annate: non sarà più la vendemmia appena conclusa ma quella che entrerà in commercio a gennaio, la 2020. Il progetto lanciato dal consorzio e in più fasi: meteorologica, analitica, sensoriale tocca il punto più alto con il panel di 8 Master of Wine (MW).

Inoltre la manifestazione torna parzialmente alle origini con alcuni giorni di walk around tasting in presenza dei produttori, aperti anche ai winelover. A questi si aggiungono anche tre masterclass di approfondimento su diverse annate e stili produttivi.

Benvenuto Brunello 2023

I vini al debutto nei calici

Al debutto nei calici, il Brunello di Montalcino 2020 e la Riserva 2019 oltre al Rosso di Montalcino 2023 e gli altri due vini della denominazione, il Moscadello e il Sant’Antimo.

Benvenuto Brunello a novembre si conferma un’anteprima incisiva per rafforzare il posizionamento della nostra denominazione sul mercato, in particolare su quello internazionale dove di fatto esportiamo circa il 70% della produzione – ha commentato il presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci -. Da quest’anno abbiamo voluto mantenere da un lato l’impostazione asettica dei tasting tecnici riservati alla critica, e dall’altro moltiplicare i contenuti con la presenza diretta delle imprese del territorio, in una logica di condivisione tra produttori, operatori, stampa e winelover”.

Il programma di Benvenuto Brunello

Ad aprire il programma le degustazioni tecniche il 14 e 15 novembre, riservate esclusivamente alla stampa nazionale e internazionale.

Sabato 16 al Teatro degli Astrusi focus “Quale futuro per i Consorzi del vino“, con la partecipazione dei presidenti di varie denominazioni: Albiera Antinori (Doc Bolgheri e Doc Bolgheri Sassicaia), Francesco Cambria (Etna Doc), Sergio Germano (Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani), Giovanni Manetti (Chianti Classico) e Christian Marchesini (Valpolicella).

A seguire, la valutazione dell’annata 2020 che entrerà in commercio da gennaio 2025, l’assegnazione del premio Leccio d’Oro e il tradizionale svelamento della mattonella del Benvenuto Brunello: quest’anno l’ospite è il pluripremiato cineasta Ferzan Ozpetek. In contemporanea al Chiostro di Sant’Agostino apriranno anche al pubblico i banchi di assaggio con i produttori.

Sul fronte delle masterclass, il 16 novembre appuntamento guidato dal direttore e curatore della Guida essenziale ai vini d’Italia di DoctorWine Daniele Cernilli per continuare il 17 con l’approfondimento condotto dal Master of Wine Andrea Lonardi.

Lunedì 18 novembre è la volta della degustazione, riservata a ristorazione stellata e alta hotellerie, a cura del divulgatore enoico Francesco Saverio Russo.

Fabrizio Bindocci, presidente Consorzio del vino Brunello di Montalcino

Gli eventi collaterali di Benvenuto Brunello

Da mercoledì 13 novembre a sabato 16 compreso, dalle 10 alle 17, in occasione di Benvenuto Brunello 2024, Carpineto apre la tenuta più alta con il vigneto Paradiso in località Rogarelli, con visite ai vigneti alla cantina e degustazioni. Per la prima volta presso la tenuta sarà aperto un Temporary Shop.

Sarà in vendita Rosso di Montalcino DOC 2022, Brunello di Montalcino DOCG 2019 e Brunello di Montalcino DOCG Riserva 2018 che è tra i 6 “Best in Show” italiani ai “Decanter Wine Awards” 2024, secondo la prestigiosa competizione vinicola del Regno Unito firmata dal magazine “Decanter”. Le nuove annate del Brunello saranno solo in degustazione ma non in vendita.

Pinino, la nuova tenuta a Montalcino de Il Borro di proprietà della famiglia di Ferruccio Ferragamo

Tempo di debutti a Benvenuto Brunello. Pinino, dopo l’acquisizione da parte de Il Borro, tenuta di 1.100 ettari biologici nel Valdarno Superiore della famiglia di Ferruccio Ferragamo dal 1993, presenta le nuove annate, rinnovate in stile e design.

In dettaglio verranno presentati: Brunello di Montalcino 2020 DOCG, Brunello di Montalcino 2020 – Vigna Pinino DOCG, e Rosso di Montalcino 2022 DOC. Viene così sancito ufficialmente l’ingresso di Pinino nella proprietà di Ferruccio Ferragamo.

Il nuovo modello di valutazione

Questo è il primo anno che a Montalcino si adotta un nuovo modello di valutazione delle annate. Il gruppo di lavoro, guidato dal cda dell’ente consortile, è formato da esperti climatologi, specialisti di analisi territoriali e degustatori internazionali.

Un metodo innovativo di valutazione per valutare i fattori di grande eterogeneità ed identità che caratterizzano la denominazione. Si tiene conto dei dati relativi agli andamenti climatici delle diverse annate, delle conseguenze che le stagioni hanno sul comportamento vegeto-produttivo della varietà Sangiovese e delle sensazioni di un campione rappresentativo di degustatori.

Panel internazionale affidato a 8 Master of Wine (MW) per evidenziare la personalità stilistica e distintiva del vino principe della Toscana per percepire e valorizzare le peculiarità delle diverse annate.

Il ruolo giocato dai Master of Wine

Dopo aver abbandonato nel 2021 il giudizio espresso dal numero di stelle per l’anticipazione a novembre di Benvenuto Brunello, era necessario definire un nuovo paradigma di analisi dell’annata non più meramente quantitativo ma basato su dati oggettivi, autorevoli e non autoreferenziali – aggiunge Bindocci –. Per la prima volta, un Consorzio di tutela affida la lettura del proprio vino di punta anche a un team esterno di esperti, che potranno cambiare a ogni edizione. Una innovazione che consentirà ai produttori di Montalcino di presentarsi sul mercato sulla base di un modello di valutazione solido e contemporaneo, che tenga conto del cambiamento climatico, dello stile attuale e dei trend di consumo del Brunello”.

Per questo progetto, il Consorzio si è affidato ai MW italiani, Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi e a Copernico, società ilcinese leader nell’ambito dell’high tech farming. Fondato a Londra nel 1953, l’Institute of Masters of Wine è l’organizzazione no profit che promuove l’eccellenza, la condivisione e la conoscenza tra i diversi settori della comunità globale del vino. Ad oggi, sono 421 i MW in 30 Paesi del mondo, tra cui 3 italiani.

Questo modello, costruito e sviluppato per Montalcino, rappresenta uno strumento per meglio tracciare in modo contemporaneo l’elevata qualità, il continuo rinnovo stilistico della denominazione oltre che le sfide e gli effetti generati dal cambio climatico – commentano i MW Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi -. Un metodo che consente anche al territorio e alle aziende di fare comunicazione in modo identitario”. 

Il I panel di degustazione alla cieca

Martedì 15 ottobre presso la sede dell’ente, il primo panel di degustazione alla cieca dei campioni di Brunello 2020, già imbottigliati e pronti ad entrare sul mercato a gennaio. A guidarlo Gorelli e Lonardi. Per questo esordio sono stati selezionati i MW: Madeleine Stenwreth (Svezia), Justin Knock (UK), Michelle Cherutti-Kowal (UK), Tracey Dobbin (Francia), Frank Roeder (Germania) e Philip Goodband (Usa). Presente al blind tasting anche il comitato di presidenza del Consorzio.

L’analisi dell’annata sarà svelata a Benvenuto Brunello, sabato 16 novembre al Teatro degli Astrusi dopo il talk dedicato a “Quale futuro per i Consorzi del vino” (dalle 10.30).

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