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Corridoi universitari, gli atenei di Pisa e Firenze accolgono i primi studenti rifugiati

In arrivo il primo gruppo di 65 vincitori di borse di studio grazie alla sesta edizione del progetto University Corridors for Refugees, coordinato da UNHCR

Corridoi universitari, in Italia il primo gruppo di studenti rifugiati - © UNHCR/Michele Cirillo

Arriveranno anche negli atenei della Toscana i primi studenti rifugiati vincitori di borse di studio assegnate nell’ambito del progetto University Corridors for Refugees, promosso dall’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR) e giunto alla sua sesta edizione.

In totale gli studenti sono 65, 20 donne e 45 uomini, e frequenteranno programmi di laurea magistrale della durata di 2 anni presso 37 istituti italiani.

Università di Pisa

Uno di loro, cittadino del Sud Sudan rifugiato in Uganda, arriverà all’Università di Pisa e seguirà il corso di laurea magistrale in Cybersecurity.

L’Università di Pisa si è impegnata a diventare un motore dello sviluppo culturale, sociale ed economico sia per il proprio territorio, sia attraverso le cooperazioni internazionali ed intende farlo partendo da precisi principi ispiratori quali l’etica lavorativa, l’integrità, la condivisione, l’empatia e la valorizzazione, e soprattutto attraverso inclusione e sostenibilità – commenta il professor Giovanni Federico Gronchi, prorettore per la cooperazione e le relazioni internazionali –. Tutti questi valori sono stati condivisi anche con l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati – UNHCR nel momento della stipula del ‘Manifesto dell’Università inclusiva’, col quale vogliamo favorire l’accesso dei rifugiati all’istruzione universitaria e alla ricerca, e promuovere l’integrazione sociale e la partecipazione attiva alla vita accademica”.

Università degli Studi di Firenze

Sono due, invece, gli studenti rifugiati che nelle prossime ore raggiungeranno Firenze per iniziare il loro percorso di studi nell’Ateneo fiorentino: frequenteranno il corso di laurea magistrale in “International relations and European studies” della Scuola di Scienze Politiche e il corso di laurea magistrale in “Software: Science and Technology” della Scuola di Scienze matematiche, fisiche e naturali.

S.M., 25 anni, originaria del Ruanda e proveniente come rifugiata dal Kenya, e O.J.M.S., 28 anni, originario del Sud Sudan e proveniente come rifugiato dall’Uganda, si aggiungono ai sei, fra studenti e studentesse, che grazie a questo progetto studiano a Firenze.

Le borse di studio

Le borse di studio sono state assegnate a rifugiati residenti in Kenya, Sud Africa, Tanzania, Uganda, Zambia, Zimbabwe con un processo di selezione degli atenei stessi sulla base del merito accademico e della motivazione in seguito a un bando pubblicato a marzo 2024.

Il programma University Corridors for Refugees è coordinato da UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, e coinvolge oltre 40 atenei italiani che hanno offerto oltre 250 borse di studio a studenti rifugiati negli ultimi sei anni. Attraverso il progetto, gli studenti hanno l’opportunità di arrivare in Italia in maniera regolare e sicura per proseguire i loro studi, senza dover affrontare pericolosi viaggi nelle mani dei trafficanti.

Progetto UNICORE

Sono oltre 120 milioni le persone nel mondo costrette a fuggire a causa di guerre e persecuzioni. Oltre il 76% dei rifugiati vive in paesi in via di sviluppo dove troppo spesso le opportunità per ricostruire il proprio futuro in dignità sono assenti. Per quanto riguarda l’accesso all’istruzione, infatti, i dati globali rimangono drammatici: solo il 7% dei rifugiati ha accesso all’istruzione terziaria contro il 42% della popolazione non rifugiata.

“A fronte di un quadro così drammatico, è ancora più evidente l’importanza di programmi come UNICORE per permettere ai rifugiati di imparare, prosperare e sviluppare il proprio potenziale. Siamo orgogliosi di poter contare per il sesto anno consecutivo sull’impegno costante delle istituzioni, degli atenei e dei partner che rendono possibile ottenere questi risultati” ha dichiarato Chiara Cardoletti, rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino.

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