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Al “ValdarnoCinema Film Festival”, premio alla carriera a Marco Tullio Giordana

La manifestazione si tiene dall’8 al 12 ottobre a San Giovanni Valdarno con anteprime e premiazioni, alla presenza di nomi noti del cinema italiano.

Barbara Ronchi nel film “Non riattaccare”

Il festival del cinema di San Giovanni Valdarno arriva all’edizione numero 42

E’ uno dei festival più longevi della Toscana e d’Italia il ValdarnoCinema Film Festival, che torna in scena a San Giovanni Valdarno dall’8 al 12 ottobre. A ricevere il premio alla carriera sarà il regista italiano apprezzato da pubblico e critica, autore de I cento passi e La meglio gioventù, Marco Tullio Giordana, al quale sarà attribuito il “Premio Marzocco” alla 42ma edizione del festival che lo aveva ospitato ben trent’anni fa, nel 1995, quando aveva presentato Pasolini – Un delitto italiano. Marco Tullio Giordana porterà al festival il  presentare al festival suo ultimo lavoro, La vita accanto (la sera dell’11 ottobre), dramma familiare borghese, sui conflitti tra madre, padre e zia, che vivono con estremo dolore e sentimenti diametralmente opposti – tra rifiuto, ansia e apprensione – la  malformazione della bambina primogenita della famiglia altolocata, nata con una macchia rossa molto evidente sul viso (ore 21.00, Cinema Teatro Masaccio).

ll festival si svolge grazie alla presidenza di Luigi Nepi, docente di critica cinematografica all’Università di Firenze, si svolge con la collaborazione del Comune di San Giovanni Valdarno e del Cineclub Fedic sangiovannese, il patrocinio e il supporto della Regione Toscana e di Fondazione Sistema Toscana, con la direzione artistica del critico Marco Luceri, coordinatore del gruppo toscano del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.

“Per la Regione Toscana” – ha detto il presidente Eugenio Giani “il cinema rappresenta una delle priorità di azione, nella prospettiva di valorizzare non solo la proiezione ma la produzione di film e materiali audiovisivi. Per questo abbiamo lanciato due bandi FESR da 3 milioni ciascuno, il primo è stato già chiuso e quindi le risorse sono state già assegnate; il secondo è in corso di pubblicazione. L’intento è proprio quello di stimolare la produzione di film in Toscana dando anche sostanza e concretezza alle nostre politiche a favore del cinema toscano. Questa manifestazione che è arrivata alla 42° edizione è la dimostrazione che la Regione non vuole solo sostenere la produzione di film ma anche iniziative come il ValdarnoCinema Film Festival, consolidata nel tempo che dà segnali evidenti di crescita e sviluppo”.

“La Regione Toscana” – ha detto la capo di Gabinetto della presidenza della Regione Cristina Manetti – “ha una politica cinematografica attenta che prevede sostegno ai festival e alle produzioni. A questo si aggiunge il teatro della Compagnia, Casa del Cinema per tutta la Toscana, che ospita proiezioni e festival. Non ultima, la scelta del presidente di attivare i fondi FESR  dedicati alle produzioni cinematografiche. La Regione è dunque attenta all’importanza del cinema e a quello che rappresenta. Iniziative come il ValdarnoCinema Film Festival costituiscono un pezzo della storia e della cultura di un Comune come San Giovanni Valdarno e della Toscana. L’auspicio è che questo festival continui a crescere”.

“Rinnovarsi e contestualmente mantenere la tradizionale missione del festival, offrendo ai giovani talenti del cinema italiano e internazionale la possibilità di far vedere i loro film in un contesto nuovo e di grande apertura al pubblico, con un occhio di riguardo per le contaminazioni e i nuovi linguaggi dell’audiovisivo, è la missione del festival” – afferma Marco Luceri -. “Quest’anno sono stati più di tremila(!) i film da tutto il mondo che si sono candidati al concorso, tanto da richiedere uno sforzo titanico da parte del comitato di selezione, cosa che da un lato fa capire l’importanza e la grande forza attrattiva del Festival anche a livello internazionale, dall’altro è garanzia dell’assoluta qualità dei film selezionati”.

Una manifestazione culturale” – aggiunge Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno “deve avere la capacità di stimolare la riflessione, contrastare il pensiero comune, il conformismo, le tendenze all’omologazione, offrire una diversa prospettiva e dare spazio al pensiero divergente, costituendo un elemento di crescita per una comunità, in valori e civiltà. Questo ha fatto il Festival del Cinema per la nostra città negli anni. È, per San Giovanni Valdarno, un vanto e un orgoglio non solo per le personalità italiane e straniere che sono arrivate nella nostra città, ma anche per il valore delle opere che sono state presentate, per le opportunità che, negli anni, ha concesso a giovani e meno giovani autori indipendenti di farsi conoscere”.

Il programma del ValdarnoCinema Film Festival 2024

La prima giornata del festival, martedì 8 ottobre si aprirà alle ore 17 presso la Casa della cultura Palomar (piazza della Libertà, 15) con la presentazione del libro Io la conoscevo bene, di Antonio Pietrangeli di Elisa Baldini, alla presenza dell’autrice, insieme al presidente Luigi Nepi e il direttore artistico Marco Luceri. L’inaugurazione si terrà alle 21.15 al Cinema Teatro Masaccio con una doppia proiezione di titoli in concorso: il cortometraggio Bob and weave, di Adelmo Togliani, alla presenza dell’attore Alessandro Benvenuti e Non riattaccare, del regista fiorentino Manfredi Lucibello, unico film italiano in concorso all’ultimo Festival di Torino, che vede protagonista l’attrice pluripremiata Barbara Ronchi nei panni di una donna che deve salvare il proprio amore. Il film sarà introdotto dal regista a cui seguirà un Q&A. La chiusura del festival sabato 12 ottobre, dopo la consueta serata di premiazione è affidata alla proiezione fuori concorso di Taxi Monamour del regista  Ciro De Caro,  che prosegue la sua indagine nell’universo femminile con il delicato e struggente racconto di un’amicizia. De Caro, che con questo film ha vinto il Premio del Pubblico Giornate degli Autori a Venezia 81, torna dopo due anni al festival dopo aver presentato Giulia.

Tra i film in concorso, arriva dal Brasile A strange path di Guto Parente, un giovane regista torna nella sua città natale e cerca di riallacciare i rapporti con il padre mentre la pandemia accelera rapidamente in tutto il Brasile (11 ottobre); dall’Italia il film Arrivederci Berlinguer! di Michele Mellara e Alessandro Rossi che saranno presenti in sala, realizzato con immagini d’archivio dei funerali del politico e da una serie di materiali filmici provenienti dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (10 ottobre); Invelle di Simone Massi, è un film d’animazione su un’epopea contadina che accompagna gli spettatori indietro e avanti nel tempo (12 ottobre); L’anno dell’uovo di Claudio Casale racconta di una giovane coppia, che in attesa del loro primo figlio, fugge da un mondo materialista per unirsi alla comunità spirituale (12 ottobre); un’opera innovativa e sperimentale è Mammalia del polacco Sebastian Mihailescu, racconto surreale di virilità in crisi; è un collage tra materiale d’archivio, voci e ricordi quello raccontato in Mentre parlavamo del fiume di Carla Vestroni, in dialogo con la regista Lorenza Mazzetti, che realizzano entrambe un’ode all’East End di Londra (9 ottobre); in concorso anche la commedia Non credo in niente di Alessandro Marzullo, su quattro ragazzi alla soglia dei trent’anni che non vogliono rinunciare alle proprie passioni, nonostante il loro progetto di vita stia prendendo una direzione diversa da quella che speravano (10 ottobre); Roma Blues, di Gianluca Manzetti, propone un racconto inedito e noir della capitale italiana, riletta nella versione vagamente caligariana, infuocata, criminale, immobile, anche se, in definitiva, luogo capace di generare amore (10 ottobre); Taxibol, è invece un documentario di Tommaso Santambrogio che ci porta per le strade di Cuba, in compagnia di Lav Diaz, famoso regista filippino, e Gustavo Flecha, un loquace tassista cubano (11 ottobre). Infine Vittoria, film toscano, segna invece il ritorno al Valdarno della coppia Alessandro Cassigoli e Kasey Kauffman, che nel 2022 vinsero il concorso con Californie (9 ottobre), film presentato nella sezione Orizzonti Extra alla recente Mostra del Cinema di Venezia 81, che indaga, attraverso la vita di Jasmine, il mondo poco conosciuto dell’adozione internazionale, un labirinto in cui aspiranti genitori perseguono il loro desiderio di avere un figlio.

Il programma del ValdarnoCinema Film Festival prevede un ampio spazio ai corti, agli eventi dedicati alle scuole e Kids, dedica un grande omaggio al cinema di Carlo Mazzacurati, con una mostra fotografica. Tutte le info su www.valdarnocinemafestival.it.

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