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Mattarella e Steinmeier a Marzabotto e il ricordo delle stragi naziste in Toscana

Giani alla celebrazioni per gli 80 anni dall’eccidio, in memoria delle 800 vittime: “È indicativo che il presidente della Germania abbia citato  cinque località. Di queste tre sono toscane: Fivizzano, Civitella e Stazzema”

Mattarella e Giani

A Marzabotto, in Emila, tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944, i nazisti in ritirata fecero terra bruciata e uccisero 800 tra bambini, donne e uomini innocenti. La cerimonia per l’ottantesimo anniversario della strage ha visto la partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente della Repubblica tedesco Frank-Walter Steinmeier. Alla commemorazione ha partecipato anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

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“È indicativo che il presidente della Germania Frank Walter Steinmeier abbia citato nel suo intervento cinque località dove gli eccidi si sono espressi nella brutalità, drammaticità e ingiustizia, in assoluta e immotivata repressione. Di queste cinque località, tre sono toscane, Fivizzano, Civitella e Sant’Anna di Stazzema”, ha deto Giani”. “Nel momento storico che abbiamo a ventura di vivere – ha poi aggiunto –   la guerra, la vendetta, il dolore delle vittime sono tornate prepotentemente protagoniste. L’auspicio è che la celebrazione e il ricordo delle 800 persone uccise dai nazifascisti a Marzabotto non siano vane e che possa rappresentare un forte monito a tutti coloro che oggi hanno in mano le leve della guerra.”

Un estratto del discorso di Steinmeier a Mattarella

“È un cammino difficile venire come presidente federale tedesco in questo luogo dell’orrore […] Siamo qui oggi uniti nel dolore, ma anche in profonda amicizia. Fivizzano, Marzabotto, le Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, Civitella, in tutte queste località le truppe naziste perpetrarono crimini disumani in Italia, accecate dall’odio e dal fanatismo. Questi luoghi ne rappresentano tanti altri meno noti, che soprattutto in Germania sono quasi sconosciuti. Anche per questo sono qui oggi. Oggi sono qui davanti a Voi come presidente federale tedesco e provo solo dolore e vergogna. Mi inchino dinnanzi ai morti. A nome del mio Paese oggi Vi chiedo perdono”, ha concluso Steinmeier

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