In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2024 l’Archivio di Stato di Firenze ospiterà fino al 31 ottobre la mostra “Itinerari di carta. Atlanti, mappe, diari dal XVI al XVIII secolo” a cura di Paola Conti.
Sarà esposta per la prima volta al pubblico una mappa del Giappone risalente alla prima visita diplomatica di dignitari giapponesi nelle corti europee, l‘ambasceria Tenshṑ, avvenuta tra il 1582 ed il 1590.
Inedita anche l’esposizione in mostra di una misteriosa mappa a stampa della città di Pechino, di recente ritrovamento all’interno delle scatole degli Scarti del fondo Diplomatico e tuttora oggetto di studi di approfondimento e di un importante restauro che ha consentito il recupero della planarità, la sutura di lacerazioni e strappi e la riadesione alla tela di foderatura.
Gli scambi con il Vicino e Medio Oriente sono testimoniati dal cosiddetto Diploma del Gran Turco, un firmano del sultano Mehmed IV grazie al quale i vascelli naviganti con patente del Granduca di Toscana ottenevano, nel 1668, l’autorizzazione alla navigazione nelle acque dell’Impero Ottomano.
Preziosissime testimonianze delle relazioni commerciali intrattenute tra Firenze e l’Egitto sono invece i celebri Diplomi Arabi, otto rotoli cartacei in arabo contenenti lettere ed editti finalizzati aconsentire ai mercanti fiorentini, tra il 1422 ed il 1509, di dar vita a stabili relazioni commerciali con l’Egitto – tanto proficue da rendere il fiorino d’oro valuta accettabile nel sultanato.
Tra le rarità anche tre mappe nautiche del Cinquecento in cui è riportata l’indicazione delle distanze e dei porti.
Per il Seicento è esposto l’Arcano del mare di Robert Dudley, pubblicato per la prima volta a Firenze nel 1646, con strumenti utili alla navigazione e ai viaggi in genere; per il Settecento i visitatori potranno ammirare l’Atlante pubblicato nel 1802, con indicazioni raccolte raccolte da Giuseppe Roux e Jacques-Nicolas Bellin tra il 1764 e il 1772.
La mostra è anche l’occasione per lanciare un nuovo progetto Art bonus che questa volta riguarderà il restauro di alcuni cabrei che necessitano di un intervento conservativo, appartengono all’Ordine religioso dei Cavalieri di Malta.
“Viaggiare come antico e moderno strumento di cittadinanza: il presupposto su cui si basa qualsiasi viaggio, oggi come nell’antico regime, consiste nel conoscere distanze, geografia del territorio e posizione dei centri abitati, in modo da poter programmare tutti gli aspetti logistici prima della partenza” – ha commentato Paola d’Orsi, direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze – “Per questo, il racconto di ogni viaggio non può che muovere dal corredo di risorse cartografiche, guide, esperienze trasferite da altri viaggiatori: come quelle, magnifiche, esposte in questa mostra. L’Archivio di Stato di Firenze propone qui una riflessione sul valore del viaggio come scambio, e sul viaggiatore come “cittadino altrove”, che attraverso “Itinerari di carta” arriva a comprendere i territori, non limitandosi a consumarli come mete di turismo di massa ma invece attivando modelli di relazioni complesse. La mostra rientra in una più ampia strategia di fruizione ampliata dell’Archivio di Stato: colmare la distanza esistente fra i cittadini e i sistemi di documenti è un preciso obiettivo che attraverso strumenti di mediazione e accessibilità, come quelli che questa mostra offre, affronta la sfida di attrarre nuovi pubblici per un accesso pieno e consapevole al Patrimonio Culturale”.
L’esposizione è visitabile a ingresso libero dal lunedì al venerdì (ore 9-17), il 28 e 29 settembre (ore 9,30-13) e il 13 ottobre (9,30-13).