Avvio ufficiale per uno dei più impegnativi cantieri per la costruzione ex novo della Casa di Comunità Hub di Sesto Fiorentino, in viale Ariosto, progettata in stretta connessione con il nuovo sistema integrato dei trasporti della Città metropolitana.
A inaugurare il cantiere, la mattina del 24 settembre, erano presenti il presidente della Regione Eugenio Giani, il direttore generale Ausl Toscana centro, Valerio Mari, il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, l’assessore regionale diritto alla salute, Simone Bezzini, e il presidente Società della Salute Firenze nord ovest, Camilla Sanquerin.
L’opera è attesa da anni dai sestesi. “Il rafforzamento della sanità territoriale passa da investimenti come questi. Le case di comunità, assieme agli ospedali di comunità, sono le architravi della riorganizzazione che stiano realizzando. Ma anche la tecnologia, come ad esempio la diffusione della telemedicina su cui ugualmente siamo impegnati, offrirà una grande aiuto nell’avvicinare i servizi ai cittadini e garantirà equità di accesso ovunque uno abiti”, sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani. La struttura come spiega Valerio Mari “potrà offrire una forma di assistenza primaria complementare a quella erogata in ospedale, contribuendo ad alleggerire la pressione sui pronto soccorso”
“Dopo un lungo percorso progettuale – commenta il sindaco Falchi – arriviamo finalmente a posare simbolicamente la prima pietra di un’opera attesa da tutta la nostra città. Il Polo sanitario rappresenta anche un investimento nel sistema sanitario pubblico che deve essere potenziato e rafforzato su tutto il territorio. Parallelamente ai lavori, la Regione sta andando avanti con la progettazione del secondo lotto del Polo che permetterà il trasferimento di servizi già presenti sul territorio e l’inserimento di nuovi”.
La Casa di Comunità Hub
La Casa di Comunità di viale Ariosto prevede un investimento complessivo di più di 12 milioni e mezzo di cui 3.066.417 euro di finanziamento Pnrr. Al termine dell’intervento avrà una superficie totale di 7000 metri quadrati.
Il cantiere avviato adesso riguarda la realizzazione del lotto nord, l’edificio a monte verso viale Ariosto e di gran parte del corpo di collegamento, oltre alle pertinenze esterne, con una superficie lorda complessiva di 3.450 metri quadrati. Qui verrà ospitato insieme alle attività necessarie all’attivazione della Casa di Comunità – servizi di cure primarie, infermieristici, diagnostici di base, punto prelievi, continuità assistenziale e specialistica ambulatoriale – anche il servizio di Riabilitazione, attualmente in via della Querciola, e della Salute Mentale.
La previsione è di terminare il primo lotto nord, quello dell’edificio a monte verso viale Ariosto e di mettere in esercizio l’opera entro la prima metà del 2026.
L’edificio farà parte di una più ampia struttura che, nel suo complesso, sarà caratterizzata dal più alto livello di efficienza energetica. E’ collocato in un lotto delineato su tre lati: da viale Ariosto a nord, la strada principale parallelamente alla quale è stato posto il prospetto nord dell’edificio, via Tassoni sui fronti ovest e sud e dall’altro lato (est) dal torrente Gavine. Tale struttura si presenterà a forma di H e sarà costituita da 2 corpi di fabbrica principali, di forma rettangolare, su tre livelli, collegati tra di loro da un corpo di collegamento trasversale. Quest’ultimo si svilupperà su un solo livello fuori terra, con geometria variabile a croce. Conterrà gli ingressi al presidio, i servizi generali, i collegamenti e la distribuzione ai due edifici. Sovrastano il piano copertura ampi campi di pannelli fotovoltaici.
Dopo il primo stralcio dei lavori e con un successivo intervento di completamento, conseguita la disponibilità economica, verrà realizzato l’ulteriore corpo di fabbrica nel quale verranno ospitate altre funzioni e attività sanitarie come il Serd, i consultori ed ulteriori spazi del servizio infermieristico.
La nuova struttura consentirà la dismissione del vecchio presidio di via Gramsci e la centralizzazione dei servizi, rispondendo in modo più funzionale e coerente alle esigenze sanitarie della zona fiorentina nord ovest. La completa dismissione del presidio di via Gramsci potrà avvenire quindi solo con la realizzazione del secondo stralcio funzionale.