Far conoscere le migliori pratiche e le innovazioni nel settore dell’alimentazione e dell’agricoltura. È questo l’obiettivo di CibiAmo la Toscana, il progetto itinerante di Anci Toscana che è partito da Pisa lo scorso 22 febbraio. A Castellina Marittima è prevista la seconda tappa della rassegna.
Nella mattinata di venerdì 27 settembre amministratori, produttori, scienziati, esperti si confronteranno sul tema del cambiamento climatico ed economia circolare, con la prospettiva di un possibile diverso sviluppo delle filiere agroalimentari. I lavori, che si terranno all’Ecomuseo dell’Alabastro, si concluderanno con un focus con le associazioni di categoria sulle nuove forme di governance di sviluppo locale.
Il programma
Il programma si aprirà alle 9.30 con i saluti di Alessandro Giari sindaco di Castellina Marittima e Marina Lauri responsabile Agricoltura di Anci Toscana; la prima sessione sarà introdotta da Claudio Tei del Consorzio Lamma, che parlerà degli effetti del cambiamento climatico sulla Toscana, con le testimonianze dei produttori su come stanno fronteggiando il fenomeno; la seconda sessione sarà dedicata al cibo come identità del territorio, con Giamila Carli sindaca di Santa Luce e i le esperienze dei distretti rurali del territorio e di Slowfood. Poi il tavolo di confronto con Cia, Coldiretti e Confagricoltura e il dibattito. Le conclusioni saranno del sindaco Giari.
Informazioni e iscrizioni
Il programma dettagliato dell’evento del 27 settembre è disponibile sul sito web di Anci Toscana. Per partecipare è consigliato iscriversi online.
Il progetto
L’iniziativa “CibiAmo la Toscana” è realizzata da Anci Toscana, che ha come partner in questo viaggio l’Associazione Nazionale Città dell’Olio e Qualità e Servizi, con la collaborazione e il coinvolgimento della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Slowfood, la rete dei Parchi nazionali e regionali toscani, solo per citarne alcuni; mentre il Comitato scientifico è costituito dall’Accademia dei Georgofili, il Centro Ricerche per la Comunicazione Generativa SaU e il Consorzio RE-CORD; sono presenti inoltre anche tutte le comunità del cibo e i distretti biologici della regione.