Torna “Dialoghi paralleli” al Castello di Albola: un percorso tra arte e tecnica, pittura e vino nelle terre del Chianti Classico che anche quest’anno accende i riflettori, fino al 31 dicembre, sulle opere degli artisti Vittoria Palazzolo e Alain Bonnefoit.
“Oltre 25.000 mila visitatori giungono ogni anno a Castello di Albola: un luogo che appassiona per la sua bellezza unica, l’architettura caratteristica del borgo medievale e la cultura vitivinicola che custodisce da generazioni. Quest’esposizione è parte di un percorso più ampio di Castello di Albola nel mondo dell’arte” spiega Alessandro Gallo, direttore ed enologo di Castello di Albola.
L’incontro di due mondi
Da qui l’idea di “un cammino volto a dar sempre più valore al territorio e alla sua eredità, alla sua identità e alle sue tradizioni. Noi che custodiamo questi luoghi per le generazioni future abbiamo il dovere di continuare a promuovere questi scambi così da interpretare insieme questo patrimonio senza eguali che abbiamo ereditato” assicura Gallo.
Quale migliore occasione, quindi, di degustare un buon bicchiere di vino come in una normale conversazione tra amici per avvicinarsi al mondo dell’arte contemporanea. Questa la natura dei “Dialoghi Paralleli” che non solo ospita tra le sue mura l’esposizione di Vittoria Palazzolo e Alain Bonnefoit. Le loro dei due artisti diventano spunto e stimolo per scoprire il luogo e la cultura che custodisce con occhi diversi.
Una sinergia tra vino e arte
“Esporre le opere in una cornice così suggestiva, come quella di Castello di Albola, amplifica l’impatto emotivo dell’arte, creando una sinergia attiva e dinamica, tra il contesto naturale e culturale e le opere esposte -sottolinea Vittoria Palazzolo-. L’arte e il vino condividono un forte legame con la cultura e la storia ma Castello di Albola valorizza ulteriormente le opere esposte attraverso la propria forza, attraverso la propria identità”.
“Mi piace pensare che le curve delle donne che dipingo e le rotondità dei vini che bevo risveglino in me e in coloro con cui le condivido un’emozione memorabile. Ed è proprio qui, a Castello di Albola, che le mie opere, in dialogo con quelle di Vittoria Palazzolo, disvelano il proprio senso..” aggiunge Alain Bonnefoit.
A passare idealmente il testimone dei “Dialoghi Paralleli” a Vittoria Palazzolo e Alain Bonnefoit gli artisti Fabio Calvetti & Armando Xhomo, che hanno presentato a Castello di Albola le proprie opere in occasione della prima edizione. Quest’anno ritornano come curatori del nuovo progetto espositivo. Il segno di un racconto virtuoso costituito da “Dialoghi Paralleli” di anno in anno.