“Un rumore speciale. Il sottofondo della memoria di quarant’anni di Archivio” è questo il titolo del volume di immagini e testi, curato da Camillo Brezzi, Luigi Burroni, Natalia Cangi, Loretta Veri in occasione dei primi 40 anni dell’Archivio diaristico nazionale che sarà presentato durante il Premio Pieve Saverio Tutino 2024.
Dal 12 al 15 settembre a Pieve Santo Stefano torna la manifestazione che per quattro giorni darà voce a tutte quelle memorie e testimonianze che ogni anno arricchiscono l’archivio toscano, che può già vantare oltre diecimila testimonianze autobiografiche.
Oltre all’attesa premiazione che sceglierà il vincitore tra gli otto diari finalisti, che si terrà domenica 15 settembre, sono tantissime le iniziative editoriali, teatrali, espositive a cui parteciperanno vecchi e nuovi amici dell’Archivio: persone comuni e autori assieme a intellettuali, storici, artisti impegnati nella cultura della memoria.
Il Premio Tutino Giornalista 2024 vuole ricordare Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e il loro coraggio nella ricerca di verità scomode -intervengono tra gli altri Maurizio Mannoni e Walter Verini- mentre il Premio Città del diario è per il regista Giorgio Diritti, attribuitogli per l’impegno civile e l’attenzione che ha sempre dedicato alle storie marginali.
DiMMi Diari Multimediali Migranti
Se Saverio Tutino aveva concepito l’Archivio dei diari come un vivaio, desiderava soprattutto evidenziare la cifra vitale di un luogo che custodisce ed esalta un patrimonio di ricordi e informazioni.
Preziose, per lettori e studiosi, sono le testimonianze intercettate dal concorso DiMMi-Diari Multimediali Migranti: quest’anno al Premio saranno presentati i finalisti della nona edizione 2024, la raccolta Nella stessa acqua dei testi vincitori nel 2023, e ITHACA Diary Contest, tre incontri animati dagli stessi protagonisti del progetto DiMMi, tra cui Paule Roberta Yao e Elona Aliko e con Alessandro Triulzi.
Infine nella mostra disegnami 2024 saranno esposte tavole di Giovanni Cocco, Lorenzo Marcolin, Maria Virginia Moratti, Mihaela Šuman, Fausto Tormen, ispirate da pagine dei diari migranti.
La storia dei migranti è spesso anche quella dei nostri genitori. Conoscerla a fondo è conoscere più a fondo anche noi stessi, ed è quello che ha fatto la giovane brasiliana Thaisa Bestetti, che seguendo le tracce del nonno italo brasiliano, venuto nel nostro Paese con le truppe brasiliane nel 1944 per la liberazione dell’Italia, ha ritrovato le proprie radici. In un incontro indipendente, ma che con DiMMi ha molto in comune, Thaisa parlerà del suo tour alla ricerca de Le radici della memoria con Pierangelo Campodonico, Maria Grazia Lancellotti, Paolo Masini, Davide Valeri.
Gli altri premi
Premiata nell’edizione 2023 del Premio Pieve con la memoria Tutta la polvere del mondo in faccia (con il sottotitolo Quando guarire è un atto collettivo è in libreria per Terre di mezzo, 2024) Paola Tellaroli rievocherà, in un incontro con Filippo Maria Battaglia e Massimo Cirri, la sua esperienza di riabilitazione da un ictus che l’ha sorpresa a 30 anni.
Tra le novità di quest’anno la prima edizione del Premio Barnaba, dedicato a chi ha voluto narrare il cambiamento della propria vita attraverso l’esperienza vissuta in un museo, e a presentare il vincitore saranno Monica Barni, Roberto Ferrari, Rodolfo Sacchettini, Enzo Raimmarone, Domenico Scarpa, Marco Bucciantini.
Nella mattinata dedicata alla Lista d’onore, saranno consegnati a Maria Camerini Scola il Premio speciale Giuseppe Bartolomei attribuito dalla Commissione di lettura, e alla Famiglia Saint-Cyr il Premio per il miglior manoscritto originale, che sarà in mostra nei giorni del Premio tra I tesori dell’Archivio curata da Cristina Cangi.
La Memoria a teatro e in musica
Andrea Merendelli riporterà alla luce le testimonianze degli abitanti di Pieve durante la distruzione pianificata della loro cittadina nel 1944, «un caso emblematico di cancellazione scientifica e strategica attuata dai nazisti» nella performance itinerante Il Paese della memoria ritrovata.
In Via Roma libera la liberazione della Capitale passa attraverso i diari dell’Archivio di Pieve Santo Stefano e racconta una storia un po’ diversa da quella che conosciamo: lo spettacolo, a cura di Monica D’Onofrio e Lorenzo Pavolini, vedrà in scena Maria Paiato su testi di Nicola Maranesi, per una produzione Rai Radio3.
In prima esecuzione assoluta Ambrogio Sparagna presenterà Le trincee del cuore raccontando in musica e canzoni gli anni della Prima guerra mondiale, quando gli italiani per la prima volta mescolarono i loro diversi dialetti e storie nell’orrore e nella fiera umanità delle trincee; infine la Casa del Vento metterà in musica storie della Resistenza, delle stragi nazi-fasciste, delle lotte operaie, avvenute soprattutto nel territorio di Arezzo.
L’Asilo Umberto I ospiterà la futura sede dell’Archivio e del Piccolo museo del diario. I diversi ambienti del complesso offriranno al pubblico del Premio Pieve la possibilità di ammirare l’esposizione In acque profonde e di ascoltare alcuni podcast realizzati a partire da testimonianze conservate dall’Archivio dei diari. A cura di Matilde Puleo, In acque profonde indaga le modalità di rapporto fra individuo e memoria attraverso opere delle artiste Elena Merendelli, Ines Mori, Laura Serafini.
I podcast
Il testimone è una biografia sonora di Saverio Tutino raccontata da Guido Barbieri e realizzata da Rai Radio3; Ricordi di classe ’32, Vita e memorie di Nicla Borri, è l’esito del progetto Officine di resistenza realizzato con il contributo della Regione Toscana assieme al Treno della Memoria di Torino e all’Istituto De Franceschi-Pacinotti di Pistoia
I podcast di ITHACA, prodotti da Radio Papesse, analizzano le migrazioni dal Medioevo ai giorni nostri, in dialogo con il fondo di diari migranti DiMMi.
Un incontro speciale è con la Lista d’onore, che evidenzia gli autori di memorie degne di nota ma non entrate in finale, selezionate dalla Commissione di lettura coordinata dalla direttrice Natalia Cangi.
Nella mattinata conclusiva del Premio la Commissione incontrerà Maria Anici scelta da Rosanna Innocenti e Giada Poggini, Primo Carducci scelto da Antonio Magiotti e Riccardo Pieracci, Paolo Casalini scelto da Antonella Brandizzi e Natalia Cangi, Mario Ciacci scelto da Ivana Del Siena e Luisa Oelker, Elena De Luca scelta da Patrizia Dindelli, Wanda Montanelli scelta da Giulia Mori, Alberto Noli scelto da Elisabetta Gaburri e Valeria Landucci, Uliano Ragionieri scelto da Stefano Leandro. Interventi musicali Pieve Jazz Big Band