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In Vespa dalla Toscana a Capo Nord: 5mila chilometri per promuovere la donazione di sangue

Francesco Bassini e  Nicolò Fantozzi hanno portato per l’Europa il messaggio e il logo di Avis da Buggiano a Capo Nord

Il messaggio di Avis a Capo Nord

Cinquemila chilometri in sella a una Vespa, da Buggiano a Capo Nord per promuovere la donazione di sangue e plasma in Europa. È questa l’impresa fatta lo scorso giugno da Francesco Bassini, presidente dell’Avis di Buggiano e componente dell’Esecutivo Nazionale di Avis e dall’amico Nicolò Fantozzi, che racconteranno la loro avventura il 4 settembre durante l’evento “Dammi una vespa e ti porto… a donare” che si terrà dalle 17.30 al Museo Fondazione Piaggio di Pontedera, organizzato da Avis Toscana.

Un viaggio lungo l’Europa per portare il messaggio di Avis

Il progetto è nato quasi un anno fa, quando Francesco e Nicolò decidono di fare un viaggio atipico, dal paese in provincia di Pistoia dove abita, fino all’estremo Nord dell’Europa, su un mezzo storico come la Vespa. “Poi è nata l’idea di dare al viaggio un connotato anche sociale e di portare in giro per il continente anche il messaggio e i valori di Avis – spiegano i due amici – l’importanza del dono e della solidarietà. L’obiettivo era promuovere una raccolta fondi a sostegno del podcast PositivaMente, una delle attività portate avanti dalla nostra associazione per diffondere la cultura del dono”.

I due amici sono partiti il 1° giugno, hanno attraversato Slovenia, Austria, Germania Repubblica Ceca, Polonia, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia, hanno guidato anche per 12 ore al giorno, spesso sotto la pioggia, percorrendo strade bianche, sentieri fangosi, persino guadando fiumi; non avevano mai fatto un viaggio così lungo, hanno forato più volte una ruota e perso un pezzo di una Vespa, e 16 giorni dopo hanno raggiunto Capo Nord.

Il viaggio con la bandiera di Avis

Il lavoro sui social per sensibilizzare i giovani

Sulle loro Vespe portavano il logo Avis e a ogni tappa suggellavano l’arrivo sventolando la bandiera dell’associazione e facendo foto e video da postare e diffondere sui social.

“In questo modo siamo riusciti a parlare della donazione di sangue e plasma fuori dai soliti schemi, cercando di arrivare a un pubblico più ampio e ai giovani. Spesso abbiamo incontrato nel nostro itinerario donatori di sangue, sia stranieri sia italiani” raccontano Francesco e Nicolò.
Durante il loro viaggio e subito dopo le associazioni Avis e loro stessi hanno ricevuto molte richieste di informazioni sulle modalità per donare il sangue. Alcune si sono tradotte in donazioni.

“Questo viaggio, molto seguito sui social, ha contribuito a diffondere anche in Europa il messaggio di Avis, la conoscenza dell’associazione e l’importanza del donare sangue e plasma, gesti semplici ma salva vita” commenta Claudia Firenze, presidente di Avis Toscana.

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