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80 anni fa la strage del Padule di Fucecchio, Giani: “Le memoria delle vittime è più viva che mai”

Il 23 agosto 1944 174 vite innocenti, tra uomini, donne e bambini, furono spezzate nell’eccidio del Padule di Fucecchio perpetrato dalle truppe naziste in ritirata e dai fascisti. Questa mattina le celebrazioni per onorare la loro memoria

Il presidente Giani insieme ai sopravvissuti dell’eccidio di Castelmartini

A 80 anni dalla strage del Padule di Fucecchio il  presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha partecipato alle celebrazioni di Castelmartini, nel comune di Larciano (Pt), e di Cintolese, nel comune di Monsummano Terme (Pt).

Il presidente ha deposto corone di alloro al monumento ai caduti delle due località, incontrando alcuni sopravvissuti dell’eccidio nazifascista.

“All’alba del 23 agosto 1944 – ha detto Giani – la Toscana visse uno dei momenti più tragici della sua storia, con 174 vite innocenti, tra uomini, donne e bambini, brutalmente spezzate nell’eccidio del Padule di Fucecchio, perpetrato dalle truppe naziste in ritirata e dai fascisti italiani. Questa barbarie colpì profondamente le comunità di diversi comuni toscani fra le province di Pistoia e di Firenze: Monsummano Terme (frazione di Cintolese), Larciano (frazione di Castelmartini), Ponte Buggianese, Cerreto Guidi (frazione di Stabbia) e Fucecchio (frazioni di Querce e di Masserella). Intere famiglie furono cancellate, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori di chi rimase”.

“Oggi, a 80 anni di distanza, la memoria di quelle vittime è più viva che mai”, ha aggiunto il presidente.

“La Toscana non dimentica, e con essa noi tutti, che continuiamo a ricordare e onorare coloro che persero la vita in quel tragico giorno. Stamani è stato emozionante abbracciare i sopravvissuti che non hanno potuto dimenticare questa terribile tragedia.”

 

 

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