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Torna a nuovo splendore la Casa Esagono di Giorgini a Baratti: gioiello di architettura contemporanea

Il costo complessivo del restauro è stato di oltre 320mila euro di cui oltre 200mila ottenuti tramite il bando Interventi di riqualificazione del patrimonio storico e di pregio degli enti locali della Regione Toscana e circa 100mila stanziati dal Comune

Casa esagono, Baratti - © Architetto Vittorio Giorgini

Chi potrebbe mai immaginare che nel bel mezzo del Golfo di Baratti si trova uno dei capolavori dell’architettura contemporanea? E invece, passeggiando nel bosco è possibile imbattersi nella Casa Esagono progettata dall’architetto fiorentino Vittorio Giorgini.

Nel 1957 Giorgini, che amava molto il golfo di Baratti, poté realizzare il suo desiderio e costruire liberamente la sua casa delle vacanze, sospesa tra mare e cielo.

In quegli anni Baratti era un territorio quasi sconosciuto, lontano dalle spiagge più famose e Giorgini, architetto affascinato dalla natura, costruì una casa-gioco prefabbricata sollevata da terra come un grande insetto.

La struttura è composta da sei spazi esagonali incastrati che ricordano la struttura di un alveare, ed è sostenuta da sei pilastri di legno, mentre un piano in cemento armato fa da base principale a tutta l’abitazione. Gli esagoni si ripetono in continuazione, si incastrano, si toccano, si replicano come scatole cinesi di diverse dimensioni.

L’edificio è tutto in legno: di pino per la struttura, in mogano per gli incastri degli spazi abitativi. Un’architettura originale che ha come unico obiettivo il rispetto per l’ambiente e l’armonia con la natura. La Casa Esagono è stata la dimora estiva dell’architetto che per anni invitò qui i suoi amici artisti.

Ma Giorgini non si fermò qui, ebbe un’altra opportunità e la sfruttò appieno. Complici furono, ancora una volta, i giorni di vacanza a Baratti. Qui, da Como, arrivò Rino Saldarini, un piccolo industriale della seta, che volle costruire una casetta affacciata sul golfo. Fu così che nel 1962 nacque un’altra architettura da sogno, “tutta curve e sghimbesci”, la Casa Balena (detta anche Casa Dinosauro). 

Casa Saldarini

Il restauro della Casa Esagono

Sono da poco terminati i lavori di restauro di Casa Esagono, l’opera architettonica è stata riportata al suo splendore originario dopo gli importanti lavori di consolidamento e riqualificazione.

Il progetto, realizzato dal Comune in collaborazione con B.A.Co. Archivio Vittorio Giorgini, e l’Università di Pisa (Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni) e l’ingegner Marco Pio Lauriola, ha previsto la diagnosi completa di tutti i materiali che compongono l’Esagono, la rimozione degli elementi incongrui e la ricostruzione degli arredi originari in alcune stanze, in modo da ampliarne la capacità d’uso, con residenze per artisti e studiosi utilizzabili tutto l’anno. 

Il costo complessivo dell’opera è stato di oltre 320mila euro di cui oltre 200mila ottenuti tramite il bando Interventi di riqualificazione del patrimonio storico e di pregio degli enti locali toscani indetto dalla Regione Toscana e circa 100mila stanziati dal Comune.

“Casa Esagono è un vanto del nostro territoriohanno spiegato il sindaco Francesco Ferrari e Marco Vita, assessore ai Lavori pubbliciquest’architettura, situata in uno dei luoghi più suggestivi, è sempre stata un elemento attrattivo a livello internazionale e per questo motivo merita di essere curata e valorizzata. Il piano ha previsto la ristrutturazione dell’edificio dando vita a un vero e proprio luogo d’arte e di cultura fruibile a tutti: una volontà nata con l’obiettivo di tutelare e valorizzare il ricco patrimonio artistico e culturale di cui è in possesso la città di Piombino. Casa Esagono sarà d’ora in poi un luogo di riferimento per promuovere eventi e iniziative culturali e artistiche”.

“C’è molta soddisfazione per il grande lavoro di equipe che è stato svolto, – ha spiegato Marco Del Francia, presidente di B.A.Co Baratticon molte professionalità coinvolte e altre ancora che lo saranno, per restituire alle comunità locali il senso e il valore di quello che stiamo facendo su un’opera del patrimonio culturale del territorio”.

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