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80 anni dalla strage nazifascista di Sant’Anna, Mattarella: “A Stazzema la Repubblica riconosce le sue radici”

Nell’anniversario dell’eccidio è stato firmato un protocollo di intesa tra l’Associazione Robert Kennedy Human Rights Italia e il Parco della Pace di S.Anna di Stazzema per portare nelle scuole del territorio temi legati a diritti umani, educazione civica e sostenibilità

Lunedì 12 agosto 2024 si è tenuta la giornata di commemorazione per l’ottantesimo anniversario della strage di Sant’Anna di Stazzema avvenuta il 12 agosto 1944, giorno in cui furono trucidate 560 persone, tra cui 130 bambini e neonati.

A tenere l’orazione ufficiale il giorno del ricordo, al Sacrario a Col di Cava, è stato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, preceduto dall’intervento del sindaco di Stazzema Maurizio Verona e dal presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna Umberto Mancini.

Hanno partecipato in duemila davanti alla chiesa e poi lungo il sentiero abbarbicati sul monte. Amministratori e gonfaloni non solo toscani. Presente anche la console della Germania. Presenti per la giunta l’assessora Alessandra Nardini e l’assessore Stefano Baccelli.

Tante presenze, tante sindaci ed assessori con la fascia tricolore, tanti gonfaloni, numerose anche le associazioni e i giovani, italiani e tedeschi, ma nessun esponente del Governo, un’assenza sottolineata con forza dal presidente della Toscana Eugenio Giani.

“Non vedo la presidente del Consiglio, non vedo ministri né sottosegretari – evidenzia Giani – Sinceramente è una cosa grave e mi sarei aspettato ben altro per ricordare gli ottanta anni di San’Anna che vedono in una giornata come oggi la presenza dei sindaci, delle associazioni e dell’anima vera della Toscana”. Il ministro degli esteri ha inviato un messaggio, ma non è diverso dall’essere fisicamente presente.

“Lascia amarezza ed un profondo dispiacere questa assenza che ha segnato anche la cerimonia ieri per la liberazione di Firenze” rimarca il presidente. “Mi auguro – prosegue – che via sia comunque consapevolezza che la nostra Repubblica nasce da qui, da Sant’Anna, dalla Resistenza e dall’opposizione al fascismo, così come da qui nasce la nostra Regione che del Comitato di liberazione toscano ha voluto riprendere il simbolo, il Pegaso. La nostra Costituzione è scolpita in quello che è successo a Sant’Anna. Chi non capisce questo non può contribuire allo sviluppo dei valori alla base del nostro sistema di convivenza civile”.

“Il cuore della Toscana batte forte su Sant’Anna. Un messaggio di pace arrivi da questo luogo così sacro. Non c’è futuro senza memoria – conclude Giani – Ricordiamoci cosa sono state le guerre, cosa hanno fatto”. 

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato in un messaggio che Sant’Anna di Stazzema è “un sacrario europeo del dolore, e un simbolo di riscatto di quella rinascita umana e civile che ha saputo opporsi alla barbarie, generando democrazia, libertà, pace, laddove si voleva cancellare ogni speranza. Ai discendenti e alle genti di Stazzema, che rinnovano oggi il dolore della propria comunità per lo sterminio dei propri cari, va il sentimento commosso dell’intera Nazione. Una grande eredità morale è stata lasciata dai sopravvissuti.

A Sant’Anna di Stazzema ha detto il procedente: “la Repubblica può qui riconoscere le sue radici. Quelle che, anche oggi, ci spingono a respingere le ragioni della guerra come strumento di risoluzione delle controversie. Il testimone della memoria e dell’impegno continuerà, come a Sant’Anna di Stazzema, a passare di mano in mano, per ricordarci che si tratta di crimini imprescrittibili, per accompagnarci sulla strada della civiltà e della pace, sconfiggendo chi fa crescere l’odio”. 

“Per la Repubblica oggi è giorno di memoria, di raccoglimento, di testimonianza. – ha proseguito Mattarella – Il 12 agosto di ottant’anni or sono reparti delle SS naziste, con la complicità fascista, compirono nelle frazioni di Stazzema uno degli eccidi più spietati della Seconda Guerra Mondiale, uccidendo senza pietà donne, anziani, bambini, sfollati che pensavano di aver trovato un rifugio sottraendosi ai combattimenti. Fu la guerra portata alle popolazioni civili, lo sterminio di comunità locali incolpevoli. Fu la tragedia che si abbatté sui villaggi della linea Gotica, a Padule di Fucecchio, a Marzabotto, fra le altre”.

Accordo tra S. Anna di Stazzema e l’Associazione Robert Kennedy Human Rights Italia

Nell’anniversario dell’eccidio è stato anche firmato un protocollo di intesa tra l’Associazione Robert Kennedy Human Rights Italia e il Parco della Pace di S.Anna di Stazzema per portare nelle scuole del territorio temi legati a diritti umani, educazione civica e sostenibilità anche per tenere viva la memoria di avvenimenti come la strage di Sant’Anna di Stazzema.

In particolare, l’Associazione organizzerà per i docenti e gli alunni delle scuole di Stazzema corsi di formazione sui diritti umani, la sostenibilità e, in generale, le tematiche afferenti all’educazione civica.

“Cultura di pace e dialogo tra i popoli sono pilastri che accomunano la nostra realtà con il Parco della Pace di S.Anna – ha dichiarato Federico Moro segretario nazionale dell’associazioneFormare e sensibilizzare i giovani è fondamentale per costruire un mondo giusto e pacifico. Siamo orgogliosi di siglare questo accordo in una giornata così significativa”.

“E’ un patto che mette al centro i giovani studenti, la loro educazione e la conoscenza dei fatti tragici della Seconda guerra mondiale nei luoghi in cui sono ben salde le radici dell’Unione Europea – ha commentato il sindaco Maurizio Verona che è presidente dell’Istituzione Parco nazionale della paceUn impegno costante che, a partire dai superstiti della strage di Sant’Anna, è prioritario qui nel Parco della pace. Questo accordo rafforza il lavoro di diffusione e sensibilizzazione dei valori della pace e della democrazia nei confronti delle nuove generazioni”.

Rfk Italia e Colors for Peace (associazione no profit che promuove il lavoro artistico dei bambini) hanno presentato un’esposizione di disegni sul tema della pace realizzati da bambini di tutto il mondo, per sensibilizzare l’opinione pubblica e lanciare un messaggio di inclusione e solidarietà.

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