Sono state ritrovate circa 200 fotografie, di cui molte inedite, che rappresentano un patrimonio documentale inestimabile per la storia di Sant’Anna di Stazzema.
Si tratta di immagini dei volti delle vittime, e spesso anche di intere famiglie, sterminate durante la strage di Stazzema del 12 agosto 1944.
Mentre una piccola parte sono di coloro che furono uccisi nelle località di Mulina, Valdicastello, Capezzano Monte e Bardine San Terenzo.
In occasione dell’ottantesimo anniversario della strage, infatti, l’Associazione Martiri di Sant’Anna ha promosso un importante progetto di recupero di fotografie delle vittime, avviando una campagna di ricerca, in particolare attraverso i familiari dei civili caduti.
I loro nomi verranno letti uno per uno al Sacrario, dopo la fiaccolata silenziosa che ci sarà domenica 11 agosto, la notte prima dell’ottantesimo anniversario.
Mentre un video, visibile a tutti a Col di Cava, proietterà le immagini esclusive, che poi entreranno a far parte della dotazione del Museo della Resistenza di Sant’Anna.
“È un’iniziativa importante che abbiamo promosso – dice Umberto Mancini, presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna – perché ci sembrava giusto ricordare le vittime dandogli un volto e rendendo pubbliche le foto. E’ stato un progetto che abbiamo realizzato grazie al Museo della Resistenza di Sant’Anna, con l’amministrazione comunale e il Parco nazionale della pace. E’ la prima volta che questo patrimonio di immagini viene portato alla luce. Ovviamente la raccolta di fotografie è ancora in corso. A tal proposito invitiamo tutti i parenti delle vittime che non avessero ancora provveduto di inoltrare al Museo le foto in loro possesso, così da avere un archivio che non sarà mai esaustivo ma senz’altro inestimabile”.
Il progetto è stato appunto svolto in collaborazione col Parco nazionale della Pace e il Comune di Stazzema e con il coordinamento scientifico della Coop. 2muv, che ha realizzato la campagna di promozione e diffusione, realizzando la ricerca su campo e acquisito digitalmente le fotografie che sono entrate a far parte dell’archivio del Centro di documentazione di Sant’Anna, che ha sede presso il museo.
Questo è un passo importante e fondamentale di valorizzazione e accrescimento dell’archivio di Sant’Anna che già conserva documenti, fotografie, filmati e rassegna stampa sulla storia della strage, raccolti durante gli anni di attività del museo, oltre al fondo speciale “stragi” del professor Paolo Pezzino. Non solo: le foto raccolte serviranno anche per il restauro delle lapidi dei defunti sepolti al Sacrario.
Un primo passo che vedrà il proseguimento del progetto nel prossimo futuro e che sarà promosso anche all’interno della conferenza “Conservare la memoria. Il Museo e centro di documentazione di Sant’Anna di Stazzema” in programma il prossimo 7 settembre, alle ore 17.00 presso il Museo di Sant’Anna.