È la bottiglia di vino italiano più cara di sempre: si chiama “Colore” ed è stata venduta a centomila euro. Viene dalla cantina di Bibi Graetz di Fiesole, la città sulle colline fiorentine, ed è un pezzo d’arte. L’acquisto dei record è avvenuto a Zurigo, in un prestigioso negozio di alcolici.
L’annata è del 2016 ed il formato inedito, da 27 litri, ma è molto altro a rendere unica questa bottiglia. La Primat è stata realizzata per celebrare l’ingresso dei vini Bibi Graetz sulla Place de Bordeaux. L’etichetta è un quadro, un pezzo da collezione, dipinto dallo stesso Bibi Graetz. La custodia, poi, è stata realizzata su misura utilizzando il prezioso legno della barrique in cui il vino è invecchiato, ha un coperchio di acciaio inossidabile e porta la firma dell’artista.
Bibi Graetz è famoso in Italia e nel mondo per vini rossi pregiati come “Colore”, appunto, poi Testamatta e Soffocone di Vincigliata. Cresciuto in una famiglia di artisti e collezionisti, la sua creatività ha influenzato la sua visione dell’enologia, facendo della sua cantina nel cuore di Fiesole un punto di riferimento per gli amanti del vino e dell’arte. La sua azienda nasce nel 2020, a Fiesole, quando apre il suo château di città Aurora nella centro della città, piazza Mino.
Le uve, come si legge sul sito, vengono coltivate sulle colline fiorentine e nelle migliori zone del Chianti Classico, come Montefili e Lamole mentre i vini bianchi sono prodotti sull’Isola del Giglio da viti secolari di Ansonica.