Nuovo sopralluogo, dopo quello di marzo scorso, al cantiere della stazione AV di Firenze Belfiore da parte del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, l’amministratore delegato di Rfi Giampiero Strisciuglio e alcuni consiglieri regionali. L’obiettivo del sopralluogo era fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori del passante fiorentino dell’Alta Velocità, infrastruttura necessaria per abbattere tempi dei collegamenti AV e separare i flussi dei treni regionali da quelli di lunga percorrenza, eliminando le interferenze ed aprendo la possibilità di portare i treni regionali dagli attuali 414 a 616.
L’opera complessiva del passante AV di Firenze, si compone dalla nuova stazione AV tra viale Belfiore e via Circondaria, le due gallerie del passante vero e proprio da Campo di Marte a Castello, la futura stazione di Circondaria, poco più avanti della stazione AV, che sarà dedicata ai collegamenti regionali e il people mover per portare turisti e viaggiatori dell’AV a Firenze SMN e al centro del capoluogo toscano.
La nuova stazione AV Firenze Belfiore è stata progettata da Foster e da Ove Arup & Partners ed è in via di realizzazione da Rfi, Italfer, Infrarail e Consorzio Florentia sotto il controllo dell’Osservatorio ambientale. Vedrà la realizzazione di 2 gallerie a binario singolo, collegate da bypass, lunghe circa 7 km e con diametro di 9,4 mt.
Per lo scavo del passante Av è in funzione la talpa Iris, che ha già scavato 1075 mt tra Campo di Marte e piazza della Libertà. I metri scavati sono già stati messi in sicurezza con conci prodotti in Toscana e arrivati a Firenze via treno, in modo da limitare l’impatto ambientale. Sempre via treno, le terre di scavo vengono portate da Firenze alla centrale elettrica di Santa Barbara, dove sono utilizzate per costruire una collina artificiale a schermo dell’impianto.
La talpa Iris ha iniziato a scavare a livello zero a Campo di Marte, arriverà a -24 mt all’area della stazione, dove saranno realizzati 4 piani, illuminati da luce solare attraverso un sapiente gioco di pannelli e specchi ideati da Foster. La stazione sarà caratterizzata da due “pozzi” e da un “camerone” dove la talpa uscirà di nuovo alla luce del sole prima di tornare nel sottosuolo per scavare gli ultimi 3 km di galleria tra la stazione e Castello. Il sopralluogo odierno ha riguardato il cantiere del cosiddetto “camerone”, che è già stato scavato per 15 metri.
“Con i 1075 metri già scavati – ha detto il presidente Giani – la talpa Iris ha già superato il tratto più delicato sotto Firenze, attraversando alcuni quartieri densamente edificati e abitati, come le Cure. Adesso si sta inabissando ulteriormente, è a 22 metri e arriverà a 24 metri di profondità massima. Quando la Talpa avrà scavato altri 3000 metri di tunnel tornerà a cielo aperto qui, in Belfiore, e poi ripartirà per altri 3 km fino a Castello. E’ comprensibile però come il lavoro nel primo tratto, potenzialmente considerato il più critico, si sia sviluppato positivamente”.
“Il passante fiorentino dell’alta velocità – ha aggiunto Giani – riveste un’importanza cruciale su almeno tre fronti: quello nazionale, perché velocizza gli scambi lungo l’asse Roma-Milano, quello regionale, dove sarà possibile fluidificare il traffico ferroviario e potenziare i servizi, ed infine porterà ulteriori vantaggi alla città di Firenze dove, con la Stazione Belfiore, di fatto nascerà un altro baricentro della città, collegato tramite People mover a Santa Maria Novella”.
“Stiamo lavorando con grande concentrazione, rispetteremo i tempi che abbiamo assunto come impegno: nel 2028 ci sarà il completamento del sottoattraversamento e della stazione Belfiore“, ha confermato l’amministratore delegato di Rfi Gianpiero Strisciuglio. “Dopo l’ultimazione dei lavori – ha aggiunto – c’è la fase di messa in esercizio che compete anche ad autorità preposte a questo“.