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Il Museo Archeologico di Firenze cambia pelle: al via i lavori di rinnovamento, ma resterà sempre aperto

Efficientamento energetico, eliminazione delle barriere architettoniche, nuovi percorsi espositivi: la ristrutturazione del museo partirà nei prossimi mesi e durerà per tutto il 2025 ma senza chiudere mai del tutto alle visite

L’Arianna addormentata del Museo Archeologico di Firenze

Inizia una grande stagione di rinnovamento per il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, che si prepara a cambiare pelle. A partire dai prossimi mesi infatti prenderanno il via i lavori di ristrutturazione delle sale, il rinnovo degli impianti e il riallestimento delle esposizioni che dureranno per tutto il 2025, ma il museo non resterà mai chiuso interamente al pubblico.

Efficenza energetica, abbattimento delle barriere architettoniche e nuovi percorsi

Il conferimento dell’autonomia speciale al Museo Archeologico, nell’ambito della riforma del Ministero della Cultura, e la nomina del primo direttore dirigenziale, Daniele Maras, lo scorso maggio, hanno inaugurato una nuova fase di vita dell’istituto della cultura fiorentino. Ora prende il via la fase preparatoria di una serie di imponenti lavori che andranno ad aggiornare e rimodernare la struttura, con il progetto curato dallo studio architettura fiorentino Guicciardini & Magni e la supervisione scientifica di Mario Iozzo.

Una parte rilevante dei lavori, finanziata con fondi del Pnrr, riguarderà l’efficientamento energetico dell’edificio e il piano di eliminazione delle barriere architettoniche e cognitive, a cui si affiancano operazioni di revisione dei percorsi e dell’accessibilità, la ristrutturazione totale della sezione di entrata all’angolo di piazza della Santissima Annunziata e, grazie a un finanziamento internazionale dei coniugi Laura e Jack Winchester, il rifacimento della sezione delle sculture etrusche, a partire dalla sala della Chimera.

 

Il Museo Archeologico di Firenze

Le sale chiuderanno a turno al pubblico fino al 2026

Si tratta di una grande operazione di ammodernamento e di restyling, che richiederà lo sforzo congiunto del personale del Museo e della Direzione Regionale Musei nazionali Toscana, diretta da Stefano Casciu, oltre che la paziente collaborazione dei visitatori. Infatti a turno alcune sale rimarranno chiuse al pubblico per consentire i lavori: la prima tappa prevede, già nel corso del mese di luglio, lo svuotamento della manica lunga che collega il Palazzo della Crocetta con il Palazzo degli Innocenti che ospita il museo topografico etrusco.

“Abbiamo preso l’impegno di non chiudere mai del tutto l’esposizione – sottolinea il direttore Marase di organizzare nel tempo eventi e mostre temporanee, con l’intento di coinvolgere il pubblico in questa stagione di rinnovamento, che ha fra l’altro il compito di rafforzare il rapporto tra il museo e i cittadini di Firenze.”

Simbolo del Museo Archeologico in questa fase di chiusura parziale è la famosissima Arianna addormentata, la statua marmorea romana del II secolo d.C., che è tra i pezzi più iconici della collezione. “L’appuntamento è nel 2026 – conclude Maras – in tempo per il 60esimo anniversario dell’alluvione del ’66, che all’epoca colpì duramente e senza pietà l’edificio e le sue collezioni. Per allora il Museo ritornerà a splendere tra i gioielli della corona di Firenze, con l’auspicio di restituire alla città il suo ruolo di Capitale etrusca d’Italia”.

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