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Geotermia in Toscana: 120 anni fa le prime cinque lampadine accese a Larderello

Era il 4 luglio 1904 quando il principe Ginori Conti accese le prime lampadine grazie al vapore dal cuore della terra

Larderello

La geotermia toscana ha celebrato a Larderello i 120 anni dal giorno in cui, il 4 luglio 1904, il principe Ginori Conti accese le prime cinque lampadine grazie al vapore contenuto nel cuore della terra.

300 persone per festeggiare l’anniversario

In circa 300 persone, presenti anche il presidente della Toscana Eugenio Giani, i sindaci di Pomarance Graziano Pacini, di Castelnuovo Val di Cecina Alberto Ferrini, di Volterra Giacomo Santi, dell’assessore di Massa Marittima Ivan Terrosi, sono stati accolti dal responsabile Geotermia Enel Green Power Luca Rossini e dal responsabile area appenninica Enel Riccardo Amoroso per festeggiare l’anniversario.

La giornata si è aperta con la visita del Museo della Geotermia, a cui è seguita l’inaugurazione della mostra fotografica “Le terre del Vapore” di Fabio Sartori nella nuova sala plastici della sede Enel Green Power di Larderello. Musica poi con la Banda dello stabilimento, seguita dall’apertura straordinaria e dalla visita della chiesa Gentilizia, all’interno degli stabilimenti di Larderello.

Giani poi ha chiuso le celebrazioni con un intervento sulla geotermia, risorsa rinnovabile della Toscana, è stato detto, “in grado di coprire il 33% del fabbisogno elettrico regionale e di rappresentare più del 70% della produzione da fonte rinnovabile della stessa regione”.

Larderello

La geotermia copre il 33% del fabbisogno elettrico regionale

A Larderello e in Toscana Enel Green Power gestisce il più antico e al contempo innovativo complesso geotermico del pianeta, con 34 centrali geotermoelettriche per un totale di 37 gruppi di produzione, dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto.

Oltre a soddisfare il 33% del fabbisogno elettrico regionale e a rappresentare più del 70% della produzione toscana da fonte rinnovabile, la risorsa geotermica fornisce calore utile a riscaldare circa 13mila utenti, 26 ettari di serre e aziende agricole ed artigianali, alimentando anche un’importante filiera del turismo sostenibile con 60mila visite annue tra i poli museali, gli impianti, i percorsi di trekking tra le manifestazioni naturali dei territori geotermici”.

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