Nel settembre 2004, venti anni fa, l’Unione Europea ha reso ufficiale la concessione del riconoscimento DOP per il miele della Lunigiana: è stato il primo miele italiano ad ottenere il marchio di Denominazione di origine protetta, il massimo riconoscimento della tipicità di un prodotto.
Il territorio di produzione della Lunigiana è un paesaggio tipicamente montano che presenta una vegetazione molto varia con una particolare diffusione di boschi di acacia e di castagno, essenze vegetali molto pregiate dal punto di vista apistico. Questo fatto unito ad una tradizione che risale con certezza alla fine del 1400 ed al basso grado di industrializzazione determina, in Lunigiana, un ambiente idoneo allo svolgimento di un’apicoltura di qualità con produzioni di miele di acacia e di castagno dalle caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche eccellenti.
La rubrica Nato in Toscana
Il miele della Lunigiana DOP è anche protagonista della rubrica Nato in Toscana, un’iniziativa che rientra tra le attività informative messe in piedi grazie all’intesa che la Regione Toscana ha siglato con le associazioni dei consumatori del Comitato Regionale Consumatori Utenti (CRCU) e le organizzazioni professionali dell’agricoltura (Confcooperative, Lega Coop, Cia, Coldiretti, Confagricoltura).
Scopo della campagna è far conoscere al pubblico i prodotti che mangiamo, da dove provengono, il loro valore nutraceutico e come si collocano nella piramide alimentare toscana.
Nell’ambito di questo protocollo, verranno realizzati dei video per raccontare l’offerta agroalimentare regionale, in particolare i 16 prodotti DOP e i 15 IGP.
Miele della Lunigiana DOP
La denominazione di origine protetta “miele della Lunigiana” è riservata a due tipologie: miele di acacia e miele di castagno.
Il miele di acacia della Lunigiana si mantiene a lungo liquido e limpido, si possono formare cristalli ma non si raggiunge una cristallizzazione completa. Il colore è molto chiaro, l’odore leggero e fruttato, il sapore decisamente dolce, con leggerissima acidità e privo di amarezza.
Il miele di castagno della Lunigiana si mantiene per lungo tempo e viene commercializzato allo stato liquido. Può presentare una cristallizzazione parziale e irregolare. Il colore è ambrato scuro, spesso con tonalità rossastre, l’odore è penetrante, il sapore persistente con componente amara.
Gli alveari possono essere stanziali o nomadi, in ogni caso all’interno della zona di produzione. Le fasi di produzione sono il prelievo dei melari, le cassette che contengono i favi in cui le api depositano il miele; l’estrazione, fatta con smielatori centrifughi; la filtrazione e la decantazione in appositi recipienti.
Il legame con il territorio
Il paesaggio in cui è prodotto il miele della Lunigiana DOP è tipicamente montano, un ambiente naturale intatto con particolare diffusione di boschi di acacia e di castagno. Questo fatto, unito alla tradizione secolare e al basso grado di industrializzazione, determina un’ambiente idoneo a un’apicoltura di qualità con produzione di miele dalle caratteristiche chimicofisiche e organolettiche eccellenti.
Il miele della Lunigiana DOP si gusta allo stato naturale, da solo, magari su una fetta di pane tostato, o in abbinamento a formaggi. Il miele figura come ingrediente fondamentale del dolce tipico della Lunigiana, la spongata.
Come riconoscere il prodotto
Il confezionamento avviene all’interno della zona di produzione, per salvaguardarne la qualità.
Sull’etichetta devono comparire le seguenti indicazioni: “Miele della Lunigiana” di Acacia o di Castagno; D.O.P. – Denominazione di origine protetta;il logo della DOP; il termine minimo di conservazione che non deve superare due anni a decorrere dal confezionamento. Possono figurare altre indicazioni facoltative a garanzia del consumatore e informazioni di carattere nutrizionale.