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Dopo l’Ok della Soprintendenza la Mezzaluna di Staccioli torna al Centro Pecci di Prato

Il progetto di ricollocamento è stato realizzato dall’architetto Antonio Silvestri e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio che ha erogato le risorse necessarie per effettuare la progettazione tecnica dell’intervento, mentre le risorse per la collocazione sono già previste dal bilancio del Comune di Prato per un totale di 200mila euro

Staccioli, Centro Luigi Pecci Prato

Uno dei simboli di Prato “Prato88” la famosa Mezzaluna di Mauro Staccioli tornerà ad essere collocata all’esterno del Centro Luigi Pecci per l’Arte Contemporanea.

La Soprintendenza ai Beni artistici e culturali ha dato parere favorevole al progetto presentato dalla Giunta comunale su proposta dell’assessore Mangani, per il ricollocamento dell’opera.

Prato88 insieme ad altre opere poste nel giardino del museo erano state rimosse nel 2009, per consentire gli importanti lavori di ampliamento del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci.

In questi ultimi anni la Mezzaluna è stata conservata nel Macrolotto 1, in una proprietà del Comune, e sarà ricollocata sulla collinetta tra la rotonda della Questura di Prato e l’ingresso del Centro Pecci, per cui l’artista Mauro Staccioli l’aveva progettata. 

“L’autorizzazione della soprintendenza certifica il lavoro fatto dal Comune di Prato in collaborazione con il Centro Pecci, la Fondazione per le arti contemporanee in Toscana, la fondazione Cassa di Risparmio di Prato e l’Archivio Mauro Stacciolicommenta Mangani -. Prato88, da tutti ribattezzata Mezzaluna, tornerà presto a segnare un simbolo non solo del Centro Pecci, ma della città di Prato”.

“È una soddisfazione assolutamente condivisa quella di ricollocare Prato88. – ha detto Diana Toccafondi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio – Si tratta di un’opera che ha un valore simbolico per tutta la comunità, che identifica una fase storica di evoluzione della città. Per questo la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato ha dato il suo supporto, mettendo a disposizione importanti risorse per la definizione del progetto di ricollocazione. L’opera torna al suo posto, simbolo potente e accogliente anche per chi arriva in città”.

Il progetto di ricollocamento è stato realizzato dall’architetto Antonio Silvestri del Comune di Prato e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio che ha erogato le risorse necessarie per effettuare la progettazione tecnica dell’intervento, mentre le risorse per la collocazione sono già previste dal bilancio del Comune di Prato per un totale di 200mila euro.

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