Prima tappa del nuovo masterplan per valorizzare il Museo Santa Maria della Scala. Si è svolto l’annunciato sopralluogo di quattro importanti studi di architettura di livello internazionale: Barozzi Veiga, Odile Decq, Hannes Peer, e Studio LAN.
Gli architetti sono stati impegnati in un tour del Museo lungo tutta la giornata. La mattina è stata dedicata alla visita dei cantieri ancora aperti all’interno del complesso. Nel pomeriggio invece le archistar hanno fatto un tour guidato del Santa Maria della Scala così per come è visitabile al pubblico.
Un masterplan per valorizzare il complesso
Il masterplan punta a un piano espositivo in cui il contemporaneo rafforza il patrimonio storico artistico, per poi continuare un’importante strategia di comunicazione integrata e transmediale. L’unicità del Santa Maria della Scala è riflessa nella stratificazione dei suoi spazi.
Sono almeno sette i diversi livelli architettonici da considerare in un progetto di riqualificazione dell’edificio, che sia in grado di proiettarlo nella modernità, e in un panorama internazionale, valorizzandone la storia.
Fatto il sopralluogo, la seconda tappa del progetto sarà quella di restituzione per il Convegno ISOCARP (in programma al Santa Maria della Scala dal 9 al 12 ottobre). Si aprirà quindi un concorso di idee per selezionare un vincitore tra i quattro studi invitati, al quale sarà affidata la realizzazione del Masterplan. Il progetto sarà discusso in anteprima durante la Bright Night il 27 settembre all’Università di Siena.
Santa Maria della Scala, luogo d’incontro e confronto
La Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala – ha dichiarato la sindaca di Siena – non è solo un museo inteso come spazio espositivo ma un luogo fluido di confronto fra persone e progetti, che ha come obiettivo coinvolgere le nuove generazioni e proiettare la città sempre più nello scenario internazionale.
Un masterplan importante con il quale, ha spiegato il presidente della Fondazione Cristiano Leone: “Il Santa Maria della Scala apre a nuovi soci che affianchino il grande impegno del socio fondatore, il Comune di Siena. È stato sollecitato il coinvolgimento del Ministero della Cultura, con cui si sono aperte delle riunioni; il confronto è aperto con la Regione Toscana e le due Università della città per allargare e rilanciare il futuro dell’istituzione. Interverremo con quattro azioni fondamentali: con la strutturazione manageriale, una ridefinizione del cantiere monumentale”.
La programmazione culturale: tutte le nuove mostre
Il rilancio del Santa Maria della Scala impone anche una programmazione artistica culturale ambiziosa con un’alternanza di mostre patrimoniali e contemporanee.
Il 19 giugno aprirà la mostra ‘SOTTO/SOPRA Arte Urbana: dalla strada al museo, andata e ritorno’, fino al 29 settembre, III livello, Corticella e strada interna.
Poi dal 26 giugno, e fino al 22 settembre, i Magazzini della Corticella accoglieranno ‘Nino Migliori Lumen Fonte Gaia’.
A seguire, ‘Le immagini della Fantasia’ dal 4 ottobre al 1° dicembre, IV livello, Museo per bambini e Sala San Pio. Ed ancora, ‘Costellazioni. Arte italiana 1915-1960 dalle collezioni MPS di Siena e Cesare Brandi’, dal 10 ottobre al 31 marzo 2025, VI livello Palazzo Squarcialupi.
‘Xenos’ è il festival di musica, danza e teatro, in programma a novembre 2024.
Il 2025 sarà un anno importante per il Santa Maria della Scala, già si lavora per l’attesa esposizione ‘Vecchietta: le arti a Siena nel Quattrocento’, prevista per ottobre 2025 – febbraio 2026, VI livello di Palazzo Squarcialupi e Complesso Museale di Santa Maria della Scala.
Poi il programma in progress anticipa ‘Fragranze’ oppure ‘herbarium di fili e di carta’ oppure ‘Il giardino dei semplici’ Primarosa Cesarini Sforza, dal 15 febbraio all’8 giugno, Biblioteca Briganti e IV livello sale ex refettorio e ‘Vedo Oltre. Un percorso identitario’, da giugno a settembre, III livello, Magazzini della Corticella.
Per il 2026, la Fondazione sta lavorando ad una grande mostra internazionale attorno a Santa Caterina Patrona d’Italia e d’Europa.