Si è aperta oggi a Siena “Passioni in Campo”, la mostra di Giovanni Gasparro, tra i maggiori autori contemporanei e autore del Drappellone del Palio del 2 luglio, dedicato alla Madonna di Provenzano. Per l’occasione il Comune di Siena ha curato la realizzazione dell’esposizone dedicata al pittore barese che si terrà fino al 7 luglio su tre sedi: quella principale dei Magazzini del Sale (Palazzo Pubblico), Palazzo Sansedoni e la Collegiata di Santa Maria in Provenzano.
L’artista e le sue opere
Gasparro, nato a Bari nel 1983, si è diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Roma nel 2007 e nel 2009 ha tenuto a Parigi la sua prima mostra personale. Nel 2011 l’Arcidiocesi dell’Aquila gli ha commissionato 19 opere per la Basilica di San Giuseppe Artigiano (XIII secolo), danneggiata dal terremoto del 2009, che costituiscono il più grande ciclo pittorico d’arte sacra realizzato negli ultimi anni.
Le sue opere sono esposte in importanti collezioni pubbliche e private europee e statunitensi, nonché in diverse chiese e basiliche italiane (Siena, Trani, Roma, Torino, Gallipoli e L’Aquila) ed estere (Malta, Svizzera, Grecia, Austria e USA). Inoltre nel 2021 ha vinto il Premio 100 eccellenze italiane in Campidoglio, a Roma, e ha inaugurato il ritratto di S.M. il Re di Spagna Felipe VI di Borbone per la Reale Pontificia Basilica di San Giacomo degli Spagnoli a Napoli.
Il rapporto di Gasparro con il divino e il legame con Siena
La mostra diffusa “Passioni in Campo” vuole valorizzare il nuovo modo di rappresentare il divino di Gasparro, che ispirandosi alla pittura realista di artisti del calibro di Caravaggio e Guercino, ha il merito di rinnovare la pittura sacra con un’interpretazione assolutamente personale e appassionata. Sarà esposto in mostra anche il Drappellone realizzato da Gasparro per il Palio dei Cittini, una manifestazione dedicata ai bambini e inserita tra gli appuntamenti che scandiscono i giorni della festa senese.
“A Siena mi sono sentito subito ben accolto – ha spiegato Giovanni Gasparro – per questo ho cercato di svolgere tutto con estremo rigore, nel rispetto delle tradizioni e della storia di questa città. Il profondo rispetto che provo per Siena l’ho voluto manifestare sia nel Palio dedicato alla Madonna di Provenzano che nel Palio dei Cittini e credo che la città lo stia percependo. Ringrazio il sindacoper la sue scelta e per la fiducia che ha riposto in me, in un certo senso dopo le opere donate alla Collegiata di Provenzano questo momento rappresenta per me la chiusura di un cerchio”.