Si infrangono ancora una volta in finale i sogni di vittoria di Jasmine Paolini al Roland Garros. Dopo la sconfitta in appena 68 minuti e due set (6-2 6-1) contro la numero 1 del tennis mondale femminile, Iga Swiatek, la tennista toscana perde anche la fine la finale del doppio giocata con Sara Errani.
Niente da fare per le due azzurre contro la coppia formata dalla statunitense Coco Gauff e dalla ceca Katerina Siniakova che vince con il punteggio di 7-6(5) 6-3.
Le Azzurre hanno lottato su ogni punto, costringendo Gauff-Siniakova al tie-break nel primo set, finito 7-6(5).
Nel secondo set, decisivo il break che ha portato Gauff-Siniakova sul 5-3 fino alla possibilità di concretizzare due palle match fissando il punteggio finale sul 6-3.
“I giorni più belli della mia vita”
Per Paolini l’impresa, seppur sfumata in finale, non lascia l’amaro in bocca. Ha raggiunto la finale dello slam in singolo e in doppio e ha conquistato la posizione n.7. “Qui a Parigi ho vissuto 15 giorni intensi, i più belli della mia vita. La sfida più grande della mia vita” racconta con un sorriso.
A proposito della sua avversaria Swiatek che conquista lo Slam del Roland Garros: quarto titolo all’Open di Francia dopo quelli del 2020, del 2022 e del 2023: “E’ stato molto complicato giocare contro di lei – sottolinea Paolini, dal campo, dopo la premiazione in presenza di due leggende del tennis, Martina Navrátilová e Chris Evert – Così giovane e ha già vinto tanti Slam… Ma sono orgogliosa di me, del mio percorso”
La Swiatek le riconosce di aver fatto una grande partita, “non facile come potrebbe sembrare dal risultato”. Esprimendosi in perfetto inglese, Paolini evoca a sua volta una finale ”durissima ma anche divertente”.
Il ranking al n. 7 al mondo
A chi chiede come fosse sentirsi n.7 al mondo, dice di non pensarci molto. “Sono ovviamente molto felice. Ora è un feeling strano, ho appena perso la finale, ma credo di poter essere soddisfatta di queste due settimane e del nuovo ranking” Atp.
Durante gli Open di Francia, ha puntualizzato la pupilla di Renzo Furlan in stato di grazia a Parigi, “ho giocato sempre meglio: non so dove questo viaggio mi porterà, ma sono curiosa di scoprirlo. Cerco di dare il 100% e vediamo cosa porterà il futuro”.
Quanto a Swiatek, ha giocato ad un ”livello incredibile per tutto il match'”. “Non è facile giocare a quell’intensità – spiega l’azzurra – questa è stata la sfida più grande della mia carriera”. Purtroppo, “sono riuscita a tenere la sua intensità per troppo poco tempo ma è stata una grande lezione e spero di poterla affrontare nuovamente: confrontarsi con la n.1 ti aiuta a capire dove migliorare e avvicinarti ancora di più a quei livelli”.
I genitori in tribuna a fare il tifo
I genitori di Jasmine Paolini, che di solito la seguono da casa, erano invece a fare il tifo per lei sulle tribune del campo centrale del Roland Garros: le telecamere li hanno ripresi più volte mentre applaudivano durante il match. La compagna di doppio e amica Sara Errani la incitava dai box.
”E sono felice che la mia famiglia sia riuscita a venire. Meritano anche loro di vivere questi momenti” conclude la campionessa azzurra.
Il tifo degli amici al Circolo di Bagni di Lucca
Gli amici del Circolo Tennis e Padel di Bagni di Lucca, il paese della tennista n.7 al mondo, hanno fatto un tifo sfegatato per Jasmine Paolini. Roberto Ragghianti è stato uno dei primi a palleggiare con la campionessa quando era ancora una bambina. Con gli amici ha seguito le avventure parigine della 28enne sul televisore all’interno del Circolo.
“Non importa se ha perso la finale. È stata una partita dove la Swiatek ha mostrato tutto il suo valore ma arrivare fino lì è già un grande risultato. Grandissimo – ha detto Ragghianti -. Comunque sia tornerà da n.7 del mondo, un traguardo che sembrava impensabile”.
