Da luogo d’arte a spazio conviviale non convenzionale. A Villa Romana, solo per dieci giorni, opere e installazioni cedono il passo alla cucina guaianotoscana. Nasce così il progetto di Trattoria Guaiana, nel Salone della residenza artistica che getta di solito un ponte tra Italia e Germania.
Questa volta diventa uno spazio di incontro, di condivisione comunitaria e di riflessione critica attraverso il cibo. La Trattoria ospita cene, pomeriggi di conversazioni e workshop di cucina mattutini con l’artista Niccolò Moronato, lo chef Prince Asford, la partner di ricerca Alice Jasmine Crippa e un drappello di invitati.
Trattoria Guiana: una ricerca artistica
In un contesto artistico di tale livello non può mancare poi un’installazione sul mondo della Guaiana Toscana. Si tratta di una ricerca artistica di Moronato: un work in progress supportato dall’Italian Council, da cui nasce la Trattoria.
Stessa matrice per libri, conversation pieces e un soundscape creato da SADI basato sui sample dell’archivio sonoro di Moronato. Il racconto sonoro tra voci umane e suoni naturali dei periodi di ricerca trascorsi in Uruguay, Brasile, Guyana francese, Dominica, Barbados, Toscana e Martinica.
L’ncontro tra cucina toscana e prodotti esotici
Vagamente straniante l’ambientazione del locale: le sale tra piante tropicali, tessuti vibranti e profumi esotici sono in netto contrasto con la classica ‘trattoria’ toscana. Creano il giusto ambiente foto di viaggio e mappe storiche.
I pilastri culinari sudamericani si sposano a elementi tipici della cucina toscana e del passato coloniale italiano. Ecco quindi in tavola mais, pomodori, patate e pure cactus e frutti “esotici” che “fungono” da pretesto per discussioni sulle origini e sul significato culturale dei piatti serviti. L’occasione per chiarire come gli ingredienti di oggi conosciuti e pubblicizzati come “italiani” siano in realtà “esotici”.
Una riflessione su Medici e colonialismo
Il progetto ha concrete basi storiche: si pensi al tentativo della famiglia Medici di colonizzare l’Amazzonia nel 1608, nel territorio oggi noto come Guyana francese. C’è poi la vicenda dei sei Tupí che viaggiarono verso Firenze con la spedizione toscana, senza mai più tornare a casa.
La Trattoria Guaiana è un progetto di Niccolò Moronato, Prince Asford e Alice Jasmine Crippa, in conversazione con i Fellow della Villa Romana 2024: Rubén D’hers, Tuli Mekondjo, Monai de Paula Antunes e Sergio Zevallos e gli invitati, curato da Elena Agudio e Mistura Allison.
Il programma degli eventi alla Villa Romana
L’installazione sarà in mostra dal 2 giugno al 14 luglio. Previste cene il 6 e l’8 giugno, programmazione aperta al pubblico: 4, 5 e 9 giugno: 5 giugno: “Guaiani in Toscana: sulle tracce degli indigeni attraverso mantelli, monumenti e storie dimenticate”, con Guia Rossignoli (Opificio delle Pietre Dure) e Niccolò Moronato, ore 17:30: 9 giugno: “Guaiana Toscana: frequenze coloniali del Rinascimento Italiano” con Lia Markey (Newberry Library, Chicago) e Niccolò Moronato, ore 17:30; 9 giugno: Grigliata di cactus e inaugurazione del giardino “Guaiana Toscana”, dalle ore 13:30 e Finissage il 14 luglio.