Sono state necessarie più di 4 ore di gioco al numero uno al mondo, Novak Djokovic, per piegare al terzo turno del Roland Garros il tennista carrarino, Lorenzo Musetti. Una sfida infinita sulla terra rossa di Parigi, iniziata dopo le 22:30 e terminata alle 3 di mattina. Il tennista serbo l’ha spuntata con il punteggio di 7-5 6-7 (6) 2-6 6-3 6-0, ma ha avuto il suo bel da fare per superare Musetti. In conferenza stampa, il carrarino ha dichiarato di avere pochi rimpianti, ma la vittoria è stata veramente ad un passo e in una certa fase della partita, Musetti sembrava averne davvero il controllo davanti ad un Djokovic in affanno e in chiara difficoltà.
Musetti ha però subito un break nel quarto set e da lì la partita ha preso la strada del serbo che ha messo in campo un tennis di un altro livello. “Una delle partite più intense che abbia mai giocato in carriera – ha commentato Lorenzo Musetti in conferenza stampa – Alla fine la leggenda del campione quasi immortale è venuta fuori da quando mi ha breakkato al quarto. Peccato, la partita si era messa in una situazione in cui mi sentivo io il padrone in mezzo al campo, fino a quel momento credevo tanto nel colpaccio. Non che dopo non ci credessi più, ma da quando è riuscito a breakkarmi Djokovic si è tolto un po’ di catene da dosso, soprattutto in risposta e al servizio. Nel quinto ha servito a un livello assurdo per il tempo in cui siamo stati in campo. Ho pochi rimpianti, non ho ancora analizzato la partita ma il team è rimasto soddisfatto: è mancata solo la vittoria“.
Difficoltà che ha ammesso di aver avuto lo stesso Djokovic “Sono stato davvero nei guai. Lorenzo mi ha fatto sentire molto a disagio in campo, ha mostrato un livello di gioco impressionante. C’erano momenti in cui non sapevo cosa potesse fare perché era in grado di colpire vincenti da tutti gli angoli del campo”.
Niente da fare per Cobolli contro Rune
Si ferma anche il fiorentino Flavio Cobolli, dopo oltre 4 ore di gioco ad avere la meglio è il danese Holger Rune, numero 13 al mondo, con il punteggio di 6-4 6-3 3-6 3-6 7-6 (7). Il match è stato condizionato dalla pioggia e più volte interrotto, ma Flavio è riuscito a mantenere la concentrazione e rientrare in corsa dopo i primi due parziali a vantaggio del danese. Cobolli ha avuto anche concrete possibilità di vincere il quinto set ma nel super tie-break Rune ha dimostrato di essere uno dei tennisti più forti sulla terra rossa.
Grazie a questo risultato Flavio Cobolli entra virtualmente in top 50, un salto clamoroso da inizio anno quando era appena fuori dai top 100: “Sto facendo un buon lavoro sul fisico – spiega il fiorentino in conferenza stampa – e ho limato qualche dettaglio tecnico. Quando colpisco la palla sento che non c’è differenza tra me e questi top players e questo fa ben sperare per il futuro. Lavorando così posso arrivare dove sono loro, non so quando e non so come, ma prima o poi potrò stare lì. Inoltre, sto facendo un gran lavoro sul servizio e sui colpi di taglio; le volée e il back, ad esempio, prima ne sbagliavo tanti ora invece mi sento sicuro e so di poter far giocare sempre una palla in più, a chiunque”.
Avanti Paolini
Jasmine Paolini in coppia con Sara Errani ha conquistato il pass per il terzo turno del torneo di doppio femminile del Roland Garros di tennis: le azzurre, accreditate dell’undicesima testa di serie, hanno piegato la coppia composta dalla polacca Magda Linette e dalla statunitense Bernarda Pera con il punteggio di 6-4 7-6 (7) in un’ora e 49 minuti di gioco. Le azzurre ora sono in attesa di conoscere le avversarie che affronteranno agli ottavi. Intanto Paolini vola ai quarti del Roland Garros nel torneo femminile singolare. La tennista toscana, n.15 del ranking, ha superato in rimonta in tre set con il punteggio di 4-6 6-0 6-1, in poco meno di due ore di gioco, la russa Elina Avanesyan, n.70 del ranking. Nei quarti per la numero uno azzurra ci sarà la sfida contro la kazaka Rybakina (n.4), che ha battuto l’ucraina Svitolina (n.15).