Dal 14 giugno al 6 ottobre arriva in Toscana la prima edizione del Festival della Fotografia Italiana. La rassegna a cura della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche è dedicata all cultura iconografica italiana nella sua evoluzione storica e contemporanea, in dialogo con i grandi maestri, i giovani talenti, il territorio e le sfide dell’intelligenza artificiale.
La sede principale del festival sarà a Bibbiena, Città della Fotografia grazie alla presenza del Centro Italiano della Fotografia d’Autore e della galleria a cielo aperto, vero e proprio museo permanente della fotografia open-air, unico in Italia.
Ma saranno coinvolti anche i comuni limitrofi con esposizioni dislocate a Poppi e Pratovecchio-Stia, nel contesto di un festival che vuole anche porre l’accento sull’esplorazione della relazione tra territorio e fotografia.
L’inaugurazione della prima edizione avrà luogo nel weekend del 14-16 giugno, tre giorni in cui Bibbiena si trasformerà in un teatro a cielo aperto per l’arte fotografica, ospitando “angoli di conversazione estemporanea” in spazi insoliti e invitanti, come i pittoreschi caffè all’aperto della città.
Grandi autori come Guido Harari, Maurizio Galimberti, Paola Mattioli, Paolo Ventura e Toni Thorimbert saranno a disposizione per incontrare il pubblico e gli appassionati di fotografia e dialogare sui temi del festival e i progetti autoriali.
In aggiunta, il 15 e 16 giugno, la piazza principale di Bibbiena sarà il palcoscenico delle letture portfolio per la terza tappa di Portfolio Italia – Gran Premio Fowa, il “25° Fotoconfronti”. Le iscrizioni a queste sessioni saranno aperte sul sito della FIAF dal 1° al 13 giugno. I vincitori di questa fase avranno la possibilità di competere per il prestigioso premio finale del circuito.
La mostra centrale: Fotografia Italiana mappe, percorsi e linguaggi
La mostra centrale del festival, intitolata “Fotografia Italiana: mappe, percorsi e linguaggi”, a cura di Denis Curti, riunisce i cento autori più significativi dal dopoguerra a oggi della fotografia italiana.
Attraverso un percorso espositivo articolato, la mostra si propone di esplorare i temi identitari della fotografia italiana moderna e contemporanea offrendo una narrazione ricca di sfumature e prospettive.
Tra gli autori presenti figurano Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Gianni Berengo Gardin, Mario Giacomelli, Guido Harari, Nino Migliori, Paolo Pellegrin, Ferdinando Scianna, Oliviero Toscani, e Francesco Zizola.
Autori contemporanei e giovani talenti della fotografia
Il Festival della Fotografia Italiana si propone di creare un ponte tra i grandi maestri e dieci autori contemporanei, selezionati in base al tema dell’anno: “Dalla Terra alla Luna. Esplorazioni sulla Fotografia Italiana.” Questo titolo, ispirato al romanzo di fantascienza di Jules Verne del 1865 evoca l’immaginazione e la previsione del futuro, concetti fondamentali che hanno plasmato anche la storia della fotografia.
Sono dieci gli autori selezionati che racconteranno le loro storie dall’intimità dei paesaggi del Casentino alla visioni futuristiche: Lorenzo Cicconi Massi, Simone Donati, Francesco Faraci, Simona Ghizzoni, Sara Munari, Raffaele Petralla, Edoardo Romagnoli, Stefano Schirato, Ilaria Sagaria, e Valentina Vannicola.
Il Festival continua inoltre la tradizione della FIAF di promozione della cultura fotografica con un programma speciale dedicato ai giovani autori: cinque fotografi Under 30, selezionati dalla Call “Nuovi Sguardi”, esporranno i loro progetti accanto ai lavori collettivi realizzati da cinque scuole di fotografia italiane.
Il Festival ospiterà inoltre la Masterclass Residenziale “Ivano Bolondi”, guidata da Simone Donati, dove sei giovani fotografi, in una settimana di residenza artistica, realizzeranno progetti fotografici e audiovisivi esplorando e interpretando il territorio. I lavori risultanti saranno esposti nell’edizione 2025 del Festival, dando ai partecipanti una vetrina per presentare i frutti di questa esperienza formativa unica.
Il Festival e le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale
Nel contesto delle sfide poste dall’innovazione tecnologica, il Festival della Fotografia Italiana vuole esplorare in modo particolare il rapporto tra fotografia e intelligenza artificiale (AI) ed esaminare come queste tecnologie avanzate stiano trasformando le modalità di narrazione visiva e espandendo le possibilità espressive degli artisti.
Il festival ha dato il via a questa esplorazione con il lancio della Call “Nuovi Sguardi”, una competizione che ha invitato giovani fotografi under 30 a integrare l’intelligenza artificiale nelle loro creazioni fotografiche.
Inoltre il festival presenta in anteprima la nuova mostra della fotogiornalista Barbara Zanon, intitolata “Al di là dello Sguardo”.
Il progetto rappresenta un esperimento pionieristico nel campo della narrazione visiva, avvalendosi dell’intelligenza artificiale per esplorare storie di viaggi estremi, al di là dei confini spazio-temporali usualmente raggiungibili. La mostra si articola in due fasi: prima segue il percorso dei migranti attraverso il mare, alla ricerca di sicurezza, e successivamente esplora la loro nuova vita sulle coste italiane, presentata attraverso polaroid generate dall’AI.
Queste immagini, non essendo fotografie convenzionali, evocano le realtà vissute dai migranti, offrendo uno sguardo profondo sulla loro esperienza di sofferenza, speranza e amore.
“Al di là dello sguardo” non è solo un’indagine sulle potenzialità dell’AI, ma anche un invito a riflettere sul futuro incerto plasmato da questa tecnologia e sul nostro rapporto con la realtà visiva e la verità stessa.