Dagli anni di Firenze Capitale alla Grande Guerra, dalla lotta al nazifascismo fino alle emergenze degli ultimi anni come il naufragio della Costa Concordia e l’alluvione dello scorso 2 novembre, la Guardia di Finanza è sempre stata presente nella storia della Toscana e nella vitta dei suoi cittadini.
Giovedì 23 maggio 2024 alla presenza della autorità in piazza Duomo a Firenze e al primo piano di palazzo Sacrati Strozzi, sede della Regione Toscana, è stata inaugurata una mostra, aperta fino al 24 giugno, che vuole raccontare i primi 250 anni della Guardia di Finanza.
Il Corpo è nato nel 1774 per volere di Vittorio Amedeo Re di Sardegna che ha istituito la Legione Truppe Leggere e si è consolidato nel 1840 per volere del sovrano Leopoldo II d’Asburgo Lorena che proprio nel Granducato di Toscana creò la Real Guardia di Finanza.
Sono esposti divise, mezzi e cimeli storici che testimoniano la presenza attiva della Guardia di Finanza in Toscana ed il suo importante contributo nelle emergenze degli ultimi anni.
Un patrimonio civico e storico solitamente conservato a Firenze nella caserma “Col. Antonio Fontanelli”, sede del Comando Interregionale dell’Italia Centro Settentrionale.
Durante il convegno intitolato “Nella tradizione il futuro”, è stato presentato anche il volume “La Guardia di Finanza per la Toscana: ieri, oggi e domani” realizzato con il coordinamento editoriale del generale Giuseppe Magliocco, comandante regionale della Toscana e il capo ufficio Pianificazione, programmazione e controllo del Corpo colonnello Giovanni Giove.
Il protocollo d’intesa per la trasparenza dei fondi pubblici
In occasione della giornata, il presidente della Regione e il comandante regionale della Guardia di Finanza della Toscana hanno firmato un protocollo d’Intesa che riguarda la collaborazione con la Guardia di Finanza per la trasparenza e la legalità di una corretta allocazione di fondi pubblici da parte della Regione Toscana, propri della Regione o da questa gestiti per conto dello Stato o dell’Unione europea.
Il protocollo, che prende le mosse dall’istituzione della figura di Commissario straordinario attribuita al Presidente della Regione a seguito dell’alluvione del novembre scorso, è un’intesa finalizzata alla tutela condivisa della spesa pubblica, realizzata attraverso lo scambio di informazioni relative all’erogazione di sovvenzioni, incentivi e finanziamenti, tra cui quelli del PNRR e quelli erogati a fronte degli avversi eventi climatici.
In particolare, ciò significa un rafforzamento del sistema di monitoraggio e di vigilanza relativo alle procedure e alle modalità di determinazione dei contributi, garanzie, sovvenzioni o finanziamenti, mutui o altre erogazioni statali, di altri enti pubblici o dell’Unione Europea.